Il tennista ligure in una lunga intervista rilasciata a Repubblica ha dichiarato di essere ancora in attesa di una chiamata da parte del numero 1 d’Italia, che ha dato forfait alle Olimpiadi e con cui avrebbe dovuto disputare il torneo di doppio.

Fabio Fognini sarà uno dei tre azzurri protagonisti alle Olimpiadi di Tokyo a differenza di Matteo Berrettini, che avrebbe dovuto essere il suo compagno di doppio nella rassegna giapponese.

Il forfait del numero 1 d’Italia è arrivato fuori tempo massimo e non ha permesso a Fognini di trovare un sostituto. Ciò ha scaturito il ritiro dal torneo di doppio anche dell’ex top 10, che in una lunga intervista rilasciata a Repubblica, ci ha tenuto a dire la sua sulla questione: “Non voglio commentare la scelta di Matteo. Sono ancora in attesa di una sua telefonata. La sua decisione di non prendere parte alle Olimpiadi si ripercuote anche su di me perché non potrò giocare il doppio. Con lui le chance di vedere l’Italia sul podio anche in singolare sarebbero state decisamente più alte. Non è venuto per un risentimento? – ha proseguito il ligure sul connazionale – Non lo so, non lo sento da un po’. Ho la mia idea ma la tengo per me. Spero – ha concluso Fabio sull’argomento – possa riprendersi presto“.

Poi il 34enne di Arma di Taggia si è espresso sul suo stato di forma in vista dell’evento olimpico: “Fisicamente mi sento bene e sto colpendo bene la palla, anche se in campo sono un po’disordinato, diciamo così. Mi è successo altre volte in carriera. Ad esempio dopo Montecarlo – ha affermato l’azzurro – ero smarrito“.

Su questo tema ha dichiarato: “Da cosa dipende il disordine di cui parlo? Dipende da me, fortunatamente. So come affrontarlo. Devo riordinare i pensieri nella mia testa. Certo non ho 24 anni ma 34. Viaggiare molto con le relative restrizioni dovute al Covid – ha chiosato il ligure su questo concetto – sta pesando sul mio corpo”.

Non poteva mancare ovviamente una considerazione sulle imminenti Olimpiadi, la terza edizione giocata da Fognini in carriera: “Sono un po’ triste perché non ci sarà pubblico. Si farà molta fatica in quanto c’è un caldo incredibile, nonché tanta umidità. La struttura è molto bella, hanno fatto due campi centrali enormi e tanti campi di allenamento. Però – ha ribadito il numero 4 d’Italia – il vuoto sugli spalti rimane e non mi piace affatto“.

Sempre sull’argomento Giochi, il campione di Montecarlo 2019 ha poi detto la sua sulle autorità giapponesi e su quanto questo evento possa costituire una sorta di ripartenza: “Non considero le autorità troppo severe poiché organizzare un’Olimpiade in queste condizioni era complicato. Ogni giorno si sente dire che aumentano i casi e qui sono tutti preoccupati. I cittadini non volevano nemmeno si svolgesse. Perciò – ha continuato Fabio – non credo si possa parlare di ripartenze. Secondo me questa verrà ricordata come un’Olimpiade diversa“.

Il campione ligure ha poi parlato anche di sua moglie Flavia Pennetta:Consigli da parte sua? Certo, lei sa che per la Nazionale ho sempre dato tutto me stesso e non mi sono mai tirato indietro. Sono venuto qui a Tokyo nonostante non stia vivendo un periodo brillante. Posso uscire all’esordio o conquistare una medaglia, certamente so di aver dato il massimo“.

Infine Fognini è intervenuto sul forfait di Jannik Sinner, sul momento del tennis azzurro in generale e su un eventuale ritiro dal tennis in caso di medaglia: “Jannik? La sua è stata una decisione molto personale. Va rispettato ma non condivido. Il tennis italiano sta vivendo un momento magico e pensare che fino a 4-5 anni fa solamente le donne erano competitive. Io ho tirato per molto tempo la carretta, ora invece ci sono tre-quattro giovani che rimarranno ad altissimi livelli per molto tempo. Più siamo e meglio è. Ora – prosegue ancora l’azzurro – tocca alle donne seguire la scia di Flavia, Roberta e Sara. Ritiro se dovessi vincere la medaglia? Ci penserei ma ho sempre detto che mi comporterei in modo diverso da mia moglie. Non mi ritirerei subito. Gioco un ultimo anno, saluto tutti e chiudo“.