Novak Djokovic, dopo aver sconfitto Taylor Fritz e raggiunto la finale delle Nitto ATP Finals per l’ottava volta in carriera, ha riflettuto e dato buone rassicurazioni sul suo stato di forma

Prosegue la corsa al titolo numero 6 per Novak Djokovic alle Nitto ATP Finals: il serbo non gioca la miglior partita della sua carriera, ma è chirurgico come sempre nei momenti importanti e batte Taylor Fritz 7-6 7-6, al termine di una lotta dalla durata di 1 ora e 56 minuti. L’ex numero 1 del mondo torna in finale alle Finals a quattro anni di distanza dall’ultima volta e affronterà, nella giornata di domenica, uno tra Casper Ruud e Andrey Rublev. Il 35enne di Belgrado, che punta a diventare il più anziano campione della storia di questo torneo, raggiunge la sua 96esima finale della carriera nei Big Events (Grande Slam, Masters 1000, ATP Finals, Olimpiadi) e stacca sempre più i suoi rivali Roger Federer e Rafael Nadal, fermi rispettivamente a quota 92 e 86. Reduce dalle 3 ore e 10 minuti di ieri contro Daniil Medvedev, Djokovic è sembrato un po’ stanco e meno reattivo sulle gambe rispetto al suo solito, cosa da lui stesso confermata in conferenza stampa.

“La mia situazione fisica era ovviamente diversa rispetto alla maggior parte delle partite, quelle in cui mi sento più fresco – ha ammesso il cinque volte vincitore della manifestazione –. Oggi, a causa di oltre tre ore di ieri con Medvedev, mi sentivo le gambe un po’ pesanti, un po’ più di qualsiasi dei giorni passati questa settimana. Sapevo già prima della partita che non sarei stato fresco, bensì che avrei dovuto trovare un modo diverso per far funzionare il mio gioco, soprattutto alla luce della mancanza di reattività in campo oggi. Anche a causa del suo servizio, che è molto potente e preciso, ho fatto fatica a trovare le migliori sensazioni possibili. Fisicamente stavo abbastanza bene. Non benissimo, non così male. Non mi sentivo così esausto da non essere in grado di giocare ad un livello accettabile. Al contrario, sentivo che avrei potuto sopportare anche un terzo set. Sarò pronto a fare del mio meglio domani“.