Nessuno era mai riuscito nell’Era Open in questa impresa, sconfitto Tsitsipas in 5 set

Novak Djokovic scrive la storia: rimonta e batte Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6-7 2-6 6-3 6-2 6-4, al termine di una battaglia durata oltre 4 ore. Il numero 1 del mondo mette in bacheca il suo secondo Roland Garros e diventa il primo tennista nell’era Open a conquistare tutti i Major almeno 2 volte. Per lui è il 19° torneo dello Slam, si porta a -1 dai 20 di Rafael Nadal e Roger Federer e si presenterà a Wimbledon da favorito per raggiungerli in questa classifica: il sogno Golden Slam, per lui, è ancora vivo. Da domani sarà il primo anche nella Race to Turin, scavalcando proprio il suo avversario odierno.

Il match parte con un game lottatissimo: Djokovic non sfrutta due chance di break e Tsitsipas, grazie a tre ace consecutivi, tiene il servizio. Il serbo, invece, inizia in maniera decisamente più agevole alla battuta, ma non riesce a portarsi in vantaggio. Il parziale, dunque, prosegue punto a punto, il greco si scioglie e gioca con più facilità: sul 4-5 si procura un set point, ma niente da fare per lui. L’ellenico sembra accusare il colpo e, infatti, perde il servizio nel successivo game: ciò vuol dire che Nole può andare alla battuta per chiudere il discorso. Il numero 1 al mondo, però, accusa un brutto passaggio a vuoto e viene costretto al tiebreak. Tsitsipas preme sull’acceleratore e si porta sul 4-0, ma la reazione arriva immediata: un parziale di 6 punti a 1 regala al campione 2016 una palla set, annullata dal greco, il quale, con il punteggio di 8-6, conquista la prima frazione.

Il tennista di Belgrado, allora, ha un crollo fisico e psicologico: va subito sotto di un break nel secondo set e finisce in balia del potente dritto dell’avversario. L’insicurezza del numero 1 infonda ulteriore fiducia all’ateniese che, sulle ali dell’entusiasmo, commette solo 2 errori non forzati in tutto il parziale, ottiene un secondo turno di risposta e chiude per 6-2: l’ellenico è a un solo set dall’impresa.

Djokovic, allora, ritorna a macinare tennis, non vuole mollare e costringe Tsitsipas, nel quarto game, a giocare ben 18 punti sulla propria battuta. Risultato? Break di vantaggio per il numero 1 del mondo. Per il greco, invece, spesso turni di risposta a 30, ma mai una vera chance per strappare il servizio al suo avversario. Il parziale dura ben 50 minuti e si chiude con il punteggio di 6-3: c’è ancora vita sul pianeta Nole, c’è ancora partita sul Philippe-Chatrier. Il 18 volte campione Slam ha già rimontato uno svantaggio di due set contro Lorenzo Musetti negli ottavi di finale: vediamo se ne sarà capace anche questa volta.

La quarta frazione è un assolo del serbo, il quale scappa sul 4-0 e gestisce il vantaggio acquisito, portando a casa il set 6-2 e pareggiando i conti. Le statistiche parlano chiaro: la resa sulla seconda è dell’80% per Nole, 30% per il greco. Nei primi tre parziali era sempre stato lui a mettere a segno il maggior numero di vincenti, mentre stavolta i numeri dicono addirittura 14 a 7 in favore del primo tennista del tabellone. Ora non ci sono più molti scambi sulla diagonale destra e Nole riesce ad approfittarne per pulire le righe con i lungolinea. Si va al quinto: non capitava dal 2004, quando Gaston Gaudio, in svantaggio di due set a zero, trionfò per 8-6 nella frazione decisiva.

Il parziale finale inizia sulla falsa riga dei due precedenti: Djokovic sembra avere qualcosa in più e si procura immediatamente un break point. Il greco però, incoraggiato dal suo pubblico, reagisce e prova a tenere testa. Il serbo al servizio diventa solidissimo e rimanda, in maniera veloce, la patata bollente nelle mani del più inesperto avversario. Il terzo game può essere quello della svolta definitiva: altro game ai vantaggi sul servizio del numero 1 della Race, ma stavolta arriva il break, confermato poi da Nole grazie ad un turno di battuta tenuto a 0: 3-1. Nel settimo gioco, Tsitsipas è bravissimo a non mollare e ad annullare due ulteriori occasioni che sarebbero state fatali. Il giocatore di Belgrado, tuttavia, imposta la modalità muro, non si lascia condizionare, tiene il servizio a 0 e vola sul 5-3. Grazie ad un ultimo turno di battuta complicato, Djokovic chiude il match e alza le braccia al cielo: punteggio finale di 6-7 2-6 6-3 6-2 6-4.