Novak Djokovic, che in questi giorni sta partecipando alla World Tennis League di Dubai, ha elogiato Lionel Messi per la vittoria della Coppa del Mondo di calcio

Novak Djokovic, che in questi giorni sta partecipando alla World Tennis League di Dubai, ha prima fatto tappa a Doha per assistere alla finale della Coppa del Mondo di calcio, vinta dall’Argentina e dal suo leader Lionel Messi, uno dei più forti calciatori di tutti i tempi. Come riportato da Tennis.com, il campione serbo ha elogiato l’ex attaccante del Barcellona e ha speso parole al miei nei suoi confronti: una leggenda della sport che ne riconosce e ne esalta un’altra, nate a poco più di un mese di distanza l’una dall’altra.

“Ho avuto la fortuna di essere presente allo stadio – ha affermato il recente vincitore delle Nitto ATP Finals – in quella che, per molte persone, è stata la migliore finale di Coppa del Mondo di sempre. Che finale eccezionale, il modo in cui l’hanno vinta, il modo in cui sono stati accolti a casa. Come appassionato di sport, come tifoso di calcio, ovviamente ammiro Messi e lo rispetto molto. Penso che la maggior parte del mondo sia stata felice di vederlo trionfare e di assistere alla sua impresa. Lionel è umile, un uomo con i piedi per terra, a cui il successo non ha fatto male. Credo che sia un grande esempio per tutti i bambini che lo ammirano e vogliono essere come lui

Il campione di Wimbledon, poi, ha trasferito il discorso al mondo del tennis. “Il mio obiettivo è vedere persone, specialmente bambini e giovani, identificarsi con me. Cerco di agire sempre con consapevolezza, essere me stesso in tutto quello che faccio, ovunque vado, qualsiasi cosa dica. Noi atleti abbiamo il privilegio di poter disporre di una cassa di risonanza importante. Lo sport è seguito da miliardi di persone in tutto il mondo. Lo sport parla un linguaggio universale, fa crollare tutti i confini, almeno questo è ciò a cui dovremmo tendere. Il nostro obiettivo, in quanto tennisti, è che molti bambini, ora e in futuro, afferrino una racchetta da tennis dopo aver guardato me o i miei colleghi“.