Il serbo ha rilasciato un’intervista a Sportal, nella quale ha analizzato le difficoltà della stagione e la possibilità di volare in Australia a gennaio
Novak Djokovic è pronto ad affrontare l’ultima parte della stagione strizzando un occhio alla possibilità di tornare a giocare gli Australian Open a gennaio. Nelle prossime settimane il serbo disputerà il torneo di Parigi Bercy e le Nitto ATP Finals di Torino ma i pensieri sono già rivolti a Melbourne, al primo Slam del nuovo anno. Nole ci sarà? Al momento non è semplice dare una risposta anche se l’ex numero 1 del mondo, in una intervista rilasciata a Sportal, si è detto particolarmente fiducioso.
“Per quanto riguarda l’Australia – ha dichiarato Djokovic – ci sono alcuni segnali positivi anche se non ufficiali. I miei avvocati sono in contatto con le autorità che si occupano del caso. Mi auguro di avere una risposta nelle prossime settimane, qualunque essa sia, ma spero che sia positiva in modo da avere abbastanza tempo per prepararmi a dovere. Adoro quel posto, non vedo l’ora di andarci, ho superato quello che è successo quest’anno e voglio solo giocare a tennis, è ciò che so fare meglio. L’Australia è sempre stato il luogo in cui ho giocato il mio miglior tennis, i risultati parlano da soli, quindi le motivazioni sono sempre più forti”.
Il 2022 è stato senza dubbio l’anno più complicato della carriera per il serbo. “È stato un anno molto particolare, anche se cerco sempre di trarre il meglio da ogni esperienza. Fa parte del mio carattere e del mio approccio alla vita. Tutto quello che è successo in Australia e il modo in cui la gente mi ha trattato non mi è sembrato giusto ed è qualcosa che non ho mai sperimentato in vita mia. Mi ha aiutato a imparare alcune lezioni preziose, lezioni su me stesso, sulla vita e su come dovrei andare avanti in questo mondo, specialmente nell’ecosistema del tennis. Amo questo sport, amo dare il massimo in ogni allenamento perché ogni giorno è diverso e c’è sempre un’emozione, un’incognita, una sfida. I giovani stanno crescendo, sono affamati di successo, quindi anche questo mi dà una motivazione in più”.