Novak Djokovic, arrivato alle Nitto ATP Finals di Torino in ottima forma e con buonissimi risultati alle spalle, ha parlato con i media e ha espresso tutto l’entusiasmo di poter giocare un evento di questo calibro nella tanto amata Italia
Novak Djokovic è giunto a Torino per disputare le sue Nitto ATP Finals numero 15 della carriera, è l’unico tra i presenti ad aver vinto l’evento più di una volta (è stato campione nel 2008, 2012, 2013, 2014 e 2015) ed è anche l’unico ad aver partecipato a tutte le ultime cinque edizioni: dalla sua prima qualificazione nel 2007, il serbo è mancato solo nel 2017, quando chiuse anzitempo la sua stagione a causa di un infortunio al gomito. Sceso in classifica a causa dei pochi tornei giocati quest’anno, l’attuale numero 8 del mondo ha comunque dimostrato di essere sempre sul pezzo quando è in campo, potendo vantare i titoli a Wimbledon, Masters 1000 di Roma, Astana e Tel Aviv, unico ad aver ottenuto almeno un trofeo per ogni superficie di gioco, oltre ad altri buonissimi piazzamenti come la finale nel recentissimo Masters 1000 di Parigi-Bercy. Un annata che, dunque, il serbo può definire positiva e che diventerebbe fantastica se chiusa con un ennesimo titolo qui: “Sarebbe il finale perfetto per questa stagione – ha dichiarato Djokovic ai media –, la ciliegina sulla torta, questo è sicuro. Tuttavia, la strada è molto lunga: qui devi giocare contro i migliori tennisti del mondo e devi affrontarli quasi tutti almeno una volta. Spero di utilizzare a mio favore la mia lunga esperienza in questo torneo”.
Nole ama giocare in Italia, nazione in cui è molto amato e con la quale ha buoni rapporti da sempre. Il 35enne di Belgrado, che parla l’italiano come se fosse la sua lingua madre, è davvero felice di essere nel nostro paese per un evento di questa portata. “C’è stata una grande affluenza l’anno scorso qui a Torino. Ci siamo sentiti davvero i benvenuti e siamo stati trattati in modo speciale. È magnifico per ognuno di noi essere in Italia, questo torneo merita una location come questa: qui il tennis è uno sport molto popolare, c’è attenzione intorno ai tennisti. Si tratta di un grande evento, attorno al quale ruotano grandi aspettative: è l’ultima settimana dell’anno, è una specie di ultimo sprint per tutti noi. L’intensità sarà elevatissima sin dal primo incontro, quindi stiamo cercando di prepararci al meglio, godendoci un po’ anche questi giorni, perché essere qui è un privilegio”.
Djokovic è stato inserito nel Gruppo Rosso con Daniil Medvedev, Andrey Rublev e Stefanos Tsitsipas, e proprio con quest’ultimo esordirà nella serata di lunedì. “L’ho affrontato negli ultimi due tornei che ho giocato, in finale ad Astana e in semifinale a Parigi-Bercy: sono stati due match molto duri, in particolare quello che abbiamo disputato a Parigi. So che mi aspetta un arduo compito”.
A 35 anni e mezzo, il 21 volte campione Slam sembra essere ancora in buona forma per competere contro i migliori giovani del circuito mondiale, come dimostrano anche i suoi ultimi risultati. “Non mi sento giovane come gli altri giocatori ed è passato un po’ di tempo da quando mi sono qualificato alle Finals per la prima volta, ma sono in buona forma, lo sono stato specialmente negli ultimi quattro o cinque mesi. Ho vinto Wimbledon e la maggior parte dei tornei indoor che ho disputato prima di arrivare qui. Sono motivato e ho voglia di sfide: giocherò ogni match come se fosse la finale“.