All’altoatesino basta un break per set per iniziare con il piede giusto la sua avventura al Pala Alpitour di Torino
Un’attesa riempita dai dubbi sulle condizioni fisiche di Stefanos Tsitsipas quella della vigilia del match che ha aperto ufficialmente la terza edizione italiana delle Nitto ATP Finals. Alla fine il greco ha deciso comunque di scendere in campo nonostante il problema al gomito destro, ma è sembrato quasi senza armi contro uno Jannik Sinner inarrestabile. Non poteva infatti iniziare in un modo migliore l’avventura del numero 1 d’Italia sul cemento indoor del Pala Alpitour di Torino. Alla sua prima partecipazione da titolare (nel 2021 giocò due partite da subentrante all’infortunato Matteo Berrettini), l’altoatesino non ha pagato la pressione dell’esordio, ha anzi messo in mostra con estrema autorità il suo miglior tennis per imporsi con lo score di 6-4 6-4 dopo un’ora e 25 minuti di gioco.
Una prestazione praticamente perfetta quella di Jannik, che ha messo in discesa la sua partita riuscendo subito a strappare il servizio al greco nel quinto gioco del set d’apertura grazie ad un decisivo cambio di passo in risposta. Con l’84% di punti vinti con la prima in campo, l’azzurro ha chiuso senza troppi problemi il primo parziale e poi ha continuato a mettere pressione a Tsitsipas soprattutto dal lato del rovescio. Proprio su quella diagonale, Sinner ha costruito le basi per capitalizzare il break nel primo gioco della seconda frazione. Annullando tre palle break consecutive, il greco ha limitato i danni evitando lo 0-3 pesante ma non è mai riuscito a mettere in difficoltà al servizio l’altoatesino, che ha così conquistato il suo secondo successo in carriera alle Finals dopo la vittoria ottenuta su Hubert Hurkacz nel 2021.