Prestazione da incorniciare del numero 3 del mondo, che supera Novak Djokovic e raggiunge Daniil Medvedev in finale
Sarà Zverev-Medvedev l’ultimo atto delle Nitto ATP Finals. Nella seconda semifinale il numero 3 del mondo ha superato Novak Djokovic con lo score di 7-6(4) 4-6 6-3 in due ore e 27 minuti. Djokovic non riesce quindi a vendicare la sconfitta subita in semifinale nelle Olimpiadi di Tokyo che aveva spezzato il suo sogno Golden Slam.
Il primo set è equilibrato e i turni di battuta vanno via senza alcuna occasione per i giocatori in risposta fino al decimo gioco, ma non manca lo spettacolo in un’incredibile battaglia tra due dei più bei rovesci del circuito. Si arriva sul 4-5 con Djokovic che ha perso solamente 5 punti alla battuta, mentre Zverev ne ha lasciati per strada 4. Nel decimo gioco il tedesco serve per rimanere nel set e per la prima volta il giocatore in risposta vince il primo punto del game. Il serbo riesce a procurarsi un set point, ma Zverev lo neutralizza con una seconda giocata a 223 km/h. Sulla parità arriva un altro grande punto giocato dal numero 3 del mondo, che con un rovescio lungolinea si procura la palla del 5-5. La sfrutta e pareggia i conti. Arrivano quindi nell’undicesimo gioco i primi patemi per il serbo, che si ritrova costretto ad annullare due consecutive palle break sotto 15-40. Il serve and volley tiene a galla Djokovic, che sul 30-40 gioca una volée straordinaria e poi chiude il game dopo 7 minuti per portarsi sul 6-5. Nel dodicesimo gioco ancora problemi per il giocatore al servizio. Tocca di nuovo a Zverev, che si ritrova sotto 0-30 ma poi con quattro prime vincenti riesce a raggiungere il serbo al tie-break. Il primo mini-break è in favore del tedesco, che approfitta di un doppio fallo del numero 1 del mondo per portarsi sul 3-2. Il vantaggio del tedesco dura poco, Zverev perde infatti il settimo punto e si ritorna on serve sul 3-4, ma sempre in favore di Zverev. Djokovic però non riesce ad impattare sul 4-4: perde infatti ancora una volta un punto al servizio e il set si indirizza definitivamente dalla parte di Zverev, che conquista il tie-break per 7 punti a 5 e chiude il set in un’ora.
Il primo parziale va in archivio con una percentuale di 92% di punti vinti con la prima in campo dal serbo, che però conquista solamente il 43% con la seconda. Più continuo Zverev, che rende il 78% con la prima e il 69% con la seconda.
Nel secondo set il copione è lo stesso del primo e le occasioni per i giocatori in risposta scarseggiano. Le prime opportunità di break arrivano nel nono gioco e sono in favore di Djokovic. Il serbo si porta sul 30-40, ma Zverev si salva con un ace. La seconda palla break si rivela però decisiva: con una grande risposta tra i piedi, il numero 1 del mondo riesce a capitalizzare il break e per la prima volta nell’incontro il giocatore al servizio perde il game. Djokovic serve quindi per portare la partita al terzo, avanti 5-4. Il tedesco annulla quattro set point, ma alla quinta occasione Djokovic chiude con un ace e porta la partita al set decisivo.
Nel terzo set cambia ancora l’inerzia della partita. Zverev tiene senza problemi il primo turno di battuta e mette la testa avanti. Nel secondo game Djokovic è subito costretto a rimontare uno svantaggio di due punti, ma sotto 0-30 gioca bene e riesce ad impattare sull’1-1. Il break decisivo arriva nel quarto gioco e per la prima volta è a favore di Zverev. Il serbo concentra tanti errori nel game e perde la battuta. Il numero 3 del mondo può quindi gestire il vantaggio avanti 3-1. Nel settimo game Djokovic si procura la possibilità di strappare il servizio al tedesco, ma non la sfrutta: il serbo infatti spara via un dritto in uno scambio partito da una seconda a 122km/h di Zverev. Il numero 3 del mondo si porta quindi sul 5-2. Nell’ottavo gioco il serbo tiene a zero la battuta e si regala un’ultima chance in risposta. Zverev però non trema e con un ace manda in archivio il terzo set sul risultato di 6-3.
Il tedesco conquista dunque la sesta finale dell’anno e cercherà di bissare il successo alle Finals del 2018. Di fronte avrà però un avversario contro cui ha perso sei volte negli undici confronti diretti, ma ben quattro nei sei precedenti sul cemento indoor.