Daniil Medvedev chiude da imbattuto il Gruppo Rosso delle Nitto ATP Finals: Jannik Sinner si arrende in tre set
Daniil Medvedev, già certo del primo posto nel Gruppo Rosso delle Nitto ATP Finals, non fa sconti a Jannik Sinner e lo sconfigge con il punteggio di 6-0 6-7 7-6, al termine di un incontro dai due volti: dominio totale nel primo set, lotta all’ultimo sangue nel secondo e nel terzo. Alla fine, però, è il russo ad avere la meglio e, con questo successo, giunge alle semifinali di imbattuto per la seconda volta consecutiva: ad attenderlo ci sarà il vincente del match tra Casper Ruud e Andrey Rublev.
Il numero 2 del mondo fa subito la voce grossa, risponde bene e si prende il break di vantaggio nel primo game. Medvedev entra subito nel cervello di Sinner e lo condiziona in ogni aspetto del gioco: l’azzurro subisce anche un secondo break e, dopo 16 minuti, si trova sotto 4-0. L’altoatesino ci prova, ma il russo oggi è in versione smagliante e non lascia a Sinner neanche le briciole: la prima frazione si chiude 6-0 dopo 26 minuti di gioco.
Nella seconda frazione, all’ennesima palla break concessa, il numero 11 del mondo reagisce in maniera ineccepibile, annullandola e conquistando con forza il primo game della sua partita. Nel quarto gioco, arrivano le prime vere occasioni per Sinner: l’azzurro chiama a sé il pubblico e innervosisce il moscovita, che cede il turno di battuta in maniera piuttosto inaspettata. La festa, tuttavia, dura molto poco, dal momento che il controbreak arriva immediato. Il nostro portacolori, però, non si arrende e tiene testa al russo, trascinandolo al tiebreak e vincendolo per 7 punti 5: dopo 1 ora e 31 minuti, si va al terzo set.
Il primo ad andare in difficoltà è, ancora una volta, Sinner e ciò accade nel terzo game: Jannik, però, è nuovamente bravissimo a risolvere i problemi e, annullata una palla break, non molla di un centimetro al cospetto del campione degli US Open. Medvedev, allora, va in ansia e, nel gioco successivo, è lui, con un doppio fallo, a cedere il servizio. Anche in questo caso, la festa non ha vita lunga: il numero 2 del mondo ingrana le marce alte e, sotto 3-4, conquista il controbreak. Alla fine, è ancora un tiebreak a decidere le sorti e stavolta è Medvedev a portarlo a casa, dopo aver annullato 2 match point, per 10 punti a 8, chiudendo i conti dopo 2 ore e 29 minuti di pura battaglia.