Le dichiarazioni preoccupanti dell’australiano dopo la sconfitta subita nel match Stefanos Tsitsipas

Alla vigilia del torneo, Nick Kyrgios aveva ragionato sugli stimoli che una competizione come la Laver Cup è in grado di provocargli, a differenza di tanti altri tornei. Dopo le sconfitte subite stanotte, prima da Stefanos Tsitsipas in singolare e poi in doppio con John Isner nella sfida con la coppia formata da Tsitsipas e Andrey Rublev, l’australiano è tornato a parlare delle emozioni che prova ogni volta che gioca questa competizione a squadre: “Questa manifestazione mi ha cambiato, mi ha reso più voglioso di giocare. Quando sapevo di essere in squadra, mi sono trovato ad allenarmi di più per poter essere abbastanza in forma e supporto alla mia squadra. Quando Federer, Nadal e Djokovic lasceranno il tennis, questo sport si troverà in una posizione molto difficile dal punto di vista del marketing. Perderà parecchi tifosi. E la Laver Cup è una magnifica occasione per offrire visibilità agli altri giocatori“.

Poi sulla fine anticipata della stagione 2021: “Questo è l’ultimo torneo dell’anno per me. Sono in tour da quattro mesi e mezzo, mi manca la mia famiglia, mia mamma non sta troppo bene e devo tornare in Australia, anche se le condizioni nel mio Paese non sono ideali al momento. Ovviamente farò preparazione fisica e tornerò in forma per la preseason. Poi passerò un po’ di tempo con la mia famiglia in occasione dell’Australian Open e rivaluterò la situazione“.

Infine, il pensiero su un possibile ritiro definivo dal tennis: “Questo è il mio ottavo anno sul tour. Il mio scopo è sempre stato quello di confrontarmi con i migliori del mondo. Credo di esserci riuscito: qualunque cosa venga in più è un bonus. Mi guardo intorno e vedo Felix, Opelka, giocatori incredibili. Felix è straordinario, e farà cose importantissime. Credo che questa sarà la mia ultima Laver Cup, per cui sto cercando di assaporare ogni momento di questa atmosfera. Non so per quanto tempo sarò ancora nel Tour: finché sarò in campo darò il meglio di me, ma non giocherò ancora per molto”.