L’australiano ha parlato in conferenza stampa del suo problema al ginocchio e della sua presenza nell’ultimo Slam della stagione

Nick Kyrgios ha parlato in conferenza stampa dopo la decisione presa di non scendere in campo per giocare il primo turno dell’ATP 250 di Winston Salem. La sua partita con Andy Murray era la più attesa dell’evento, ma l’australiano è stato costretto al ritiro a causa di un problema al ginocchio sinistro.

Kyrgios ha parlato così: “Da un paio di settimane sento qualcosa al ginocchio sinistro e, onestamente, giocare oggi avrebbe solo peggiorato le cose, con gli US Open proprio dietro l’angolo. Giocare in queste strutture, che sono grandiose, e davanti ad Andy Murray, che è un mio amico, sarebbe stato qualcosa di spettacolare, ma devo guardare il mio corpo. Ho un Grande Slam la prossima settimana e devo essere prudente. Farò un lavoro di riabilitazione per essere pronto“.

Sul rischio di rinunciare agli US Open: “Giocherò al 100% a New York. Non finirò qui la mia stagione. Da bambino sogni sempre di giocare negli Slam, non ne metterò mai a rischio uno per giocare un ATP 250“.

Sulla decisione presa proprio a pochi minuti dall’inizio della partita: “So che la gente non vedeva l’ora di vedere questo match e che molti dei biglietti sono stati venduti con il mio nome e il nome di Andy, ma alla fine, devo curare il mio corpo. So che non tutti possono essere così eccitanti da guardare come lo sono io, ma devo guardare il ginocchio. Non ho giocato molto ultimamente e ho bisogno di un po’ di tempo. Non è raro che alcuni giocatori, a volte, preferiscano non forzare il proprio corpo per un po’ più di soldi e punti extra“.

Poi ha concluso: “Sono super eccitato all’idea di giocare gli US Open. È uno Slam, me lo godrò al massimo. Negli ultimi tornei, la questione della bolla e delle restrizioni è stata alquanto complicata. Non è una cosa di cui possiamo lamentarci, visto che almeno abbiamo potuto giocare, ma speriamo che con i vaccini possiamo sentirci più liberi. Avere il pubblico sugli spalti è fantastico per il nostro sport“.