Lorenzo Musetti, in procinto di prendere parte alle Next Gen ATP Finals di Milano, si dichiara onorato di poter rappresentare l’Italia in quest’evento e riflette sulle regole che verranno sperimentate in questa settimana
Lorenzo Musetti è il protagonista assoluto della settimana tennistica italiana: il carrarino, che da lunedì sarà numero 58 del mondo, si appresta a vivere l’esperienza di partecipare, per la prima volta in carriera, alle Next Gen ATP Finals di Milano, insieme ad altri 7 giovani tennisti che si sono distinti per continuità nel corso dell’anno. Il giocatore allenato da Simone Tartarini, prima di iniziare la sua avventura milanese, si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle curiosità dei vari giornalisti collegati.
“Sono molto onorato di partecipare a questa competizione – ha dichiarato un sorridente Musetti -: era un mio obiettivo di inizio anno e l’ho raggiunto. È stata di sicuro una stagione a due volti, ma non posso assolutamente dichiararmi deluso da quanto sono riuscito ad ottenere: volevo entrare in top 100 e ce l’ho fatta con grande anticipo, riuscendo a giocare tantissime partite a livello ATP ed uscendo dai radar del circuito Challenger. Non mi sono ancora allenato all’Allianz Cloud, ma sono già abituato a questa superficie e sono certo che non avrò problemi ad adattarmi a questi campi”.
Lorenzo, inoltre, riflette sulle regole che, come di consueto, si sperimenteranno durante il torneo e, tra queste, si è dichiarato particolarmente a favore del coaching in campo. “Le regole, che sono differenti rispetto al solito, aumentano la curiosità, da parte mia, di mettermi alla prova con un gioco leggermente diverso rispetto a quello a cui siamo abituati. In particolare – prosegue il campione 2019 degli Australian Open Junior – mi piace che ci sia il coaching in campo e credo che debba essere permesso anche negli altri tornei del circuito, proprio come accade nel tennis femminile e in tutti gli altri sport. Sinceramente, non capisco il motivo per cui sia vietato, non trovo sensata questa regola e spero venga cambiata al più presto”.