Sconfitta all’esordio nel torneo per il giovane Matteo Arnaldi, che ha lottato e ha meritato di portare la partita al quinto set.
Matteo Arnaldi perde contro Brandon Nakashima nel suo match di esordio alle Intesa San Paolo Next Gen Finals. Una partita lunga, faticosa, che si chiude 2-4 4-3(7) 4-3(4) 3-4(4) 4-2 in favore dell’americano. Il ligure ha giocato alla pari per gran parte del match, ma non ha potuto imporsi mentalmente su un giocatore che, va ricordato, è in top 50. Arnaldi è entrato nel tabellone dopo il forfait di Holger Rune, che si è aggregato al gruppo delle Finals di Torino da prima riserva. Un buon modo per fare esperienza e chiudere una stagione in cui il ligure ha guadagnato duecento posizioni in classifica, avvicinandosi alla top 100. Ricordiamo il format del torneo, creato in modo da garantire spettacolo ma senza partite troppo lunghe: si gioca al meglio di cinque set. Ogni set si chiude quando uno dei due tennisti arriva a 4 game, in caso di 3-3 sarà il tie-break a decidere il parziale. Quando un game si attesta sul 40-40, si procede con il deciding point: chi vince il punto vince il game.
“Mi sono sentito bene in campo. È bello tornare qui a Milano, sono stato bene l’anno scorso. Il pubblico è stato elettrico, e sono contento di aver vinto. Con questo nuovo format e queste regole ci sono molti punti decisivi nei set, che vanno veloci e bisogna stare concentrati. Ho giocato bene, avrei voluto fare meglio ma lui si è comportato bene. Dovrò migliorare nel resto del torneo, ma quella di oggi è una bella vittoria.” Queste le parole di Brandon Nakashima a SuperTennis.
Primo set di alto livello per l’italiano. Nel primo turno di servizio sono ben tre le palle break a favore di Arnaldi, ma Nakashima le neutralizza in maniera brillante alzando il livello dei propri colpi e costringendo all’errore l’avversario. Arnaldi parte alla grande al servizio, tenendolo a zero, e nel terzo game ottiene il break al quarto tentativo utile, con un dritto senza possibilità di appello per l’avversario. Il resto del set sembra normale amministrazione per il talentino italiano, che non si fa prendere dall’emozione e chiude al primo set point del sesto game. 4-2 in 18 minuti per un Arnaldi che, soprattutto al servizio, ha dimostrato di essere in grado di giocarsela.
Il secondo set inizia sulla scia del primo: Arnaldi spinge e Nakashima fa fatica a leggere le traiettorie del ligure. Nel quinto game l’italiano ha a disposizione quattro palle break consecutive, e la terza è quella buona: Arnaldi gioca in spinta e l’avversario spara un dritto fuori sul fondo. Arnaldi va a servire per il set, ma sul più bello commette un doppio fallo doloroso, lasciando il contro-break all’avversario e allungando il set al tie-break. Arnaldi ha tre set point nel tie-break, ma la tensione prende il sopravvento e spreca con due doppi falli. L’americano chiude il parziale alla prima occasione utile: 4-3(7) in 36 minuti.
Il terzo parziale parte con i due tennisti che sembrano provati dallo sforzo precedente, ma rimangono sugli scudi. Non ci sono mai reali occasioni di insidiare il servizio di nessuno dei due contendenti, e si va veloci verso un altro tie-break. Anche questo tie si chiude in favore dell’americano, che sfrutta gli errori di Arnaldi e gioca più sui nervi che sui colpi dell’avversario: 4-3(4) in mezz’ora.
Il servizio, che sembrava aver abbandonato l’azzurro nel terzo set, non torna ad aiutare Arnaldi all’inizio del quarto. Nel quarto game, inoltre, Nakashima riesce a leggere tutte le traiettorie dell’avversario, e conquista tre palle break. Al secondo tentativo il ligure non riesce a tenere in campo un dritto da fondo campo. L’americano serve per il match, ma Arnaldi riesce a conquistare tre palle break. Sulla prima Nakashima si salva con una stoica difesa a rete, ma sulla seconda spara un dritto sotto il nastro. Contro-break e 3-2. L’azzurro serve e raggiunge un altro tie-break. L’italiano cambia faccia stavolta: sale nei colpi e assume il controllo degli scambi, ritrova la prima e vince alla prima occasione utile, proprio grazie al servizio. 4-3(4) in 27 minuti.
Il set decisivo si complica nel terzo game: Arnaldi va sotto 0-40 con un errore pesante a campo aperto. La prima palla break è sufficiente per Nakashima. La fatica si fa sentire, e l’italiano sembra far fatica a spingere. Il break conquistato rimane decisivo per il risultato, con l’americano che non dà occasione ad Arnaldi di rientrare e chiude: 4-2 in 23 minuti.