Da lucky loser ha conquistato un posto negli ottavi di finale: tutta la gioia del tennista pesarese in conferenza stampa
Luca Nardi ha illuminato la notte di Indian Wells. Attraverso una prestazione a dir poco perfetta e un terzo set irreale nel quale ha messo a referto 16 vincenti e 4 errori non forzati per compiere una vera e propria impresa sportiva: battere Novak Djokovic.
Firmando il successo con lo score di 6-4 3-6 6-3, il tennista pesarese, entrato in tabellone da lucky loser dopo il forfait di Tomas Etcheverry, ha conquistato l’accesso agli ottavi di finale del BNP Paribas Open, dove affronterà Tommy Paul.
In conferenza stampa, Luca ha parlato così: “È una sensazione incredibile. Non potevo nemmeno immaginare di giocare una partita contro di lui e ora l’ho anche battuto. Quindi per me è un sogno diventato realtà. Se qualcuno me l’avesse detto dopo la sconfitta con Goffin nelle qualificazioni, gli avrei dato del pazzo. Nessuno poteva immaginarlo anche perchè ero il terzo lucky loser. Non sono mai riuscito a battere un top 50. E, invece, qui ho battuto Zhang al primo turno e ora Nole. Ho un suo poster sulla porta della camera da letto. Ogni sera che vado a letto vedo Novak: ce l’ho e penso che lo terrò“.
Sensazioni pre-match: “Prima della partita ho parlato con il mio allenatore e gli ho detto che non avrei voluto perdere 6-1 6-1. Ho cominciato bene e dopo tre o quattro game ho avuto buone situazioni. Durante gli scambi sentivo buone sensazioni e lì che ho capito che avrei potuto vincere“.
Sul sostegno del pubblico: “Ho cercato di non ascoltare troppo il pubblico. Stavo solo cercando di concentrarmi su quello che dovevo fare. Ma dopo la partita, i miei allenatori mi hanno detto che tutti facevano il tifo per me. Incredibile! Djokovic è il miglior giocatore di sempre e quindi penso che terrò questo momento per me, per il resto della mia vita“.
Sconfitto l’idolo di sempre: “Ho 20 anni e vedo le sue partite da dieci. L’unico vantaggio che ho avuto è che non mi ha visto mai giocare. Quindi di sicuro è stata una sorpresa per me essere protagonista negli scambi lunghi“.
Al momento di chiudere, Nardi non ha tremato: “Le palle erano quasi nuove e sapevo di aver avuto qualche problema al servizio con qualche doppio fallo. I miei allenatori sanno che quando non trovo la prima di servizio, poi sono molto nervoso sulla seconda. Quindi nell’ultimo turno di servizio del match ho cercato sempre di giocare la prima di servizio“.