Matteo Berrettini rimonta Mackenzie McDonald, vince in tre set e si qualifica per l’atto conclusivo della Tennis Napoli Cup, prima finali della carriera sul cemento
Che fatica per Matteo Berrettini! Il tennista romano, dopo una partenza shock e qualche problemino con le vesciche, rimonta in qualche modo Mackenzie McDonald e vince 3-6 7-6 6-3 dopo una battaglia che ha sfiorato la durata di due ore e mezza, qualificandosi per l’atto conclusivo della Tennis Napoli Cup. L’azzurro sfata un vero e proprio tabù cemento, dal momento che mai in carriera era mai riuscito a superare lo scoglio delle semifinali su questa superficie, con 5 sconfitte su altrettanti tentativi. Quella che giocherà domenica, contro Miomir Kecmanovic o Lorenzo Musetti, sarà la quarta finale stagionale (bilancio di 2-1), la dodicesima totale della carriera (7-4).
Nonostante una palla break avuta a disposizione nel gioco inaugurale, la partenza di Berrettini è stata sicuramente una delle peggiori – se non la peggiore – della sua intera carriera: McDonald non ha incontrato alcuna difficoltà al servizio e in risposta, ha messo a referto un parziale di 18 punti a 4 e si è involato sul 5-0, facendo tremare buona parte del pubblico presente al Tennis Club Napoli. Una reazione d’orgoglio del nostro portacolori ha fatto sì che il passivo risultasse meno pesante, ma lo statunitense aveva a disposizione un margine troppo ampio per lasciarsi sfuggire l’occasione e, dopo 36 minuti, ha chiuso la frazione per 6-3.
Matteo, risolti alcuni problemi di vesciche, è sembrato molto più pimpante a inizio secondo set e, nel quarto game, ha conquistato un break, subito però restituito al suo avversario, nonostante una situazione di 40-15. Un nuovo break è arrivato poco dopo e il numero 16 del mondo si è portato a servire sul 5-3. Anche questa occasione, tuttavia, non è stata sfruttata: McDonald ha cancellato un set point e si è riportato in carreggiata, trascinando l’italiano al tiebreak. Qui, il campione del Queen’s ha alzato l’asticella, ha incamerato il tiebreak per 7 punti a 2 e ha riequilibrato la sfida, guadagnando importante fiducia in vista di un terzo set, poi ben controllato. Dal 3-2 in favore dell’americano, infatti, non c’è più stata gara e la testa di serie numero 2 ha potuto ottenere due break di fila per chiudere 3-6 7-6 6-3 e staccare un pass per la finale.