A ‘Mundo Deportivo’ il numero due al mondo spiega il suo pessimismo in merito ad una ripresa troppo frettolosa. Per gli allenamenti invece non vede grandi rischi.
“Purtroppo penso che nel nostro sport non sia saggio tornare a giocare in tempi brevi”. Questa la premessa di Rafael Nadal in una lunga intervista al Mundo Deportivo. Ai microfoni locali, il maiorchino ha raccontato le proprie sensazioni sulla ripresa del tennis, cui 2020 è a serio rischio. Tra cucina, videochiamate e partite virtuali alla PlayStation, l’attuale numero due al mondo si sta tenendo impegnato nonostante l’astinenza dal campo si stia amplificando di giorno in giorno. Rafa, a differenza di Djokovic, non ha parlato di vaccino, bensì dei problemi generali che si profilano all’orizzonte: “Il tennis è complicato – ha spiegato -. Ci muoviamo ogni settimana e tante persone si devono trasferire da un posto all’altro. Veniamo in contatto con molta gente nei nostri spostamenti”.
Jan-Lennard Struff e Dominic Thiem (ma non solo) hanno ricominciato gli allenamenti, presto lo faranno anche alcuni giocatori italiani con il via libera del 4 maggio: “Per allenarsi non vedo problemi – ha ammesso Nadal – ma competere sarà molto difficile nel nostro sport. Vorrei poterlo fare anche se fosse senza pubblico, ma credo che sia il momento di essere responsabili e coerenti. Non vedo come possiamo viaggiare ogni settimana in un paese diverso. Perché alla fine, anche se giocassimo senza pubblico, il nostro sport è diverso. Parlo del fatto che nei tornei dello Slam sono coinvolti 128 giocatori maschili, 128 femminili, più tutte le loro squadre, più i doppisti”, ha detto facendo riferimento al grande afflusso di persone che ogni torneo muove.
Il ritorno agli allenamenti dovrà avvenire in ogni caso con la massima cautela, come testimonia lo spagnolo: “Dopo uno stop lungo il rischio di infortunarsi è molto più grande. Se potessi allenarmi 30 minuti al giorno, allenando i muscoli del tennis, penso che sarebbe un grande progresso in modo che il mio corpo sia meno arrugginito quando tornerò a pieno regime”. Capitolo conclusivo sugli aspetti finanziari, per cui c’è in ballo un’agevolazione destinata ai giocatori più indietro nel ranking: “Confido che questa situazione si possa risolvere, ma finché non si risolverà bisogna essere molto responsabili. Ci aspettano tempi duri. A livello economico credo che tutti soffriremo moltissimo. In tutti i settori, ma soprattutto sul turismo, l’impatto sarà devastante”, ha concluso Nadal.