Il maiorchino, intervistato da “El Periodico de Catalunya”, ha parlato del futuro, sul quale finora non ci sono grandi certezze

Rafael Nadal ha staccato dal tennis per qualche giorno per prendere parte ai Balearic Championships di golf. Il numero due del mondo, fresco vincitore del Roland Garros, ha rilasciato una lunga intervista al “Periodico de Catalunya”, in cui ha parlato del suo futuro e del ritiro, il quale però sembra ancora essere lontano: Non posso sapere quando mi ritirerò, chi lo sa, non si può programmare l’avvenire – ha detto il maiorchino –. Non sappiamo cosa abbia in serbo la vita, la motivazione magari un giorno può venire meno a causa delle cose che possono accadere. Spero di no, per ora non è così ma non possiamo mai sapere perché le situazioni, nella vita, possono cambiare molto rapidamente”.

La condizione fisica è molto importante per determinare se possiamo continuare o meno ad essere competitivi. Per questo, se gli infortuni mi danno tregua, per ora non vedo nessuna ragione per smettere di gareggiare – ha aggiunto Nadal –. È chiaro che se il corpo avverte ogni giorno dolore, allenarsi e competere diventa una sofferenza e allora, in quel caso, bisogna cominciare a prendere in considerazione il ritiro”.

“Dico sempre che mi piacerebbe essere ricordato molto di più come una persona buona che come un grande campione – ha spiegato Nadal –. Perché, alla fine, le vittorie, i titoli, i momenti di felicità, di euforia, di adrenalina, di eccitazione per tutto questo sono passeggeri. Le emozioni che susciti nella gente e le imprese sono anch’esse passeggere. Suscitano interesse per quello che faccio e non per quello che sono. Per me invece è importante che la gente che ti conosce bene abbia un’opinione positiva di te, perché l’immagine che viene trasmessa al mondo può essere artefatta”.