Lo spagnolo è sempre più il tennista il momento. Con la vittoria su Hurkcaz è diventato il quarto finalista più giovane in un Masters 1000: da lunedì sarà almeno numero 12

Prosegue nel miglior dei modi il 2022 di Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, che in stagione ha vinto 17 delle 19 partite disputate, si prepara ad affrontare Casper Ruud nella sua prima finale in un Masters 1000. Il successo su Hurkacz è il sesto su dodici incontri contro Top 10: numeri da record per un fenomeno che non ha alcuna intenzione di aspettare.

“È meraviglioso poter giocare la mia prima finale in un Masters 1000 qui a Miami”, ha dichiarato Alcaraz in conferenza stampa. “L’atmosfera è unica e il pubblico è incredibile. La partita con Kecmanovic è stata dura, sono andato a dormire verso le 2.00 del mattino ma ho avuto la possibilità di riposare bene. Mi sono riscaldato un po’, ho fatto un pisolino e mi sono preparato per il match”.

Inevitabili alcune considerazioni tattiche. “Inizialmente il piano di gioco era quello di rispondere alla sua seconda di servizio il più vicino possibile alla riga di fondo. Poi, con l’incedere del match, ho capito che avevo maggiori possibilità entrando nello scambio”. La semifinale ad Indian Wells ha lasciato il segno. Quello con Rafa è stato un grande match. Penso di aver giocato un’ottima partita, di aver imparato come ci si comporta nella semifinale di un ‘1000’. Chiaramente parliamo di due sfide diverse ma oggi ho gestito meglio la situazione dal punto di vista nervoso, affrontando con maggiore lucidità i momenti chiave. Io voglio sempre imporre il mio gioco colpendo forte con il dritto, mi piace giocare le palle corte e venire a rete. In ogni partita cerco di migliorare”.