Preoccupazione nel secondo set per il tennista romano, che nel secondo set ha avuto un mancamento: il parziale decisivo premia infine lo scozzese
Ancora tanta sfortuna per Matteo Berrettini, eliminato al primo turno del Miami Open. Il tennista romano si è arreso ad Andy Murray con lo score di 4-6 6-3 6-4 dopo 2 ore e 45 minuti di battaglia, complice anche un malore accusato nel secondo set quando in svantaggio 2-5, pur riuscendo a rimanere in piedi, ha vacillato al momento di servire. A quel punto Berrettini è andato a sedersi a bordo campo ha poi chiesto l’intervento del medico, che gli ha misurato tutti i valori: un malore forse dovuto al troppo caldo.
Eppure era stato proprio l’azzurro a partire meglio, con il break messo a segno nel primo gioco che lo aveva poi portato a conquistare il parziale d’apertura annullando anche due palle del controbreak nel sesto gioco. La reazione di Murray arriva nel secondo set: il britannico parte forte e comanda la frazione. Il break arriva nel sesto game con qualche errore di troppo commesso da Matteo, che per la prima volta nella partita cede la battuta e deve rincorrere. Murray conferma il vantaggio e sale 5-2. All’inizio dell’ottavo game Berrettini avverte un mancamento, ma poi torna in campo. Sembra inizialmente far fatica e perde il secondo set. Anche il parziale decisivo non inizia nel migliore dei modi, con un break in apertura in favore del britannico al termine di un game infinito. Berrettini ci prova, annulla più volte occasioni del doppio break e nel sesto game ha, con la complicità dell’avversario, tre consecutive palle per rientrare. Murray le annulla tutte però, l’azzurro tiene botta ma non riesce più a riprenderla. Al secondo turno ci va l’ex numero 1 del mondo, che se la vedrà con Tomas Martin Etcheverry.