Le recenti dichiarazioni del numero 1 d’Italia, che tornerà in campo a Stoccarda dopo l’operazione alla mano destra.
Matteo Berrettini, assente da quasi tre mesi a causa dell’infortunio alla mano per cui è stato costretto ad operarsi, è pronto ad effettuare il suo ritorno in campo nell’ATP 250 di Stoccarda, torneo che vinse nel 2019 (unica volta in cui ha partecipato alla rassegna tedesca).
In una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, il numero 1 d’Italia ha però sottolineato le ovvie differenze rispetto all’edizione di tre anni fa: “Arrivo in una condizione totalmente diverse però sto bene e sono felice di poter tornare in campo. So perfettamente che non sarà facile, in quanto sono stato fermo per diverso tempo ma – ha dichiarato ancora il campione romano – da qualche parte devo pur cominciare“.
Negli ultimi anni Matteo è stato uno dei principali protagonisti sull’erba, una superficie che si adatta perfettamente alle sue caratteristiche di gioco: “Su questa superficie mi trovo sempre a mio agio“. – ha affermato -. “Lo dimostra il fatto che l’ultima volta che ci ho giocato era per la finale la finale di Wimbledon“.
Durante l’intervista, il fuoriclasse azzurro ha poi anche commentato il durissimo infortunio subito da Alexander Zverev nella semifinale del Roland Garros: “Stavo vedendo la partita ed è stato molto brutto vedere quelle immagini perchè ripensavo a ciò che era successo a me. In un attimo è passato da lottare per il numero 1 al mondo a quel tipo di sofferenza. Mi sono venuti i brividi. Per questo – ha detto ancora Matteo – nonostante tra di noi non ci sia un rapporto di grande amicizia, ho voluto dimostrargli la mia vicinanza e l’ho fatto scrivendogli un messaggio. Ci siamo detti che presto torneremo a sfidarci sui palcoscenici più importanti e sono convinto che accadrà“.
Infine, Berrettini si è pronunciato sulla situazione ranking, nonchè sulla sua imminente uscita dai top 10: “Negli ultimi anni sono sempre stato fra i primi dieci. Conosco perfettamente il mio livello e le mie potenzialità. Se sono arrivato in sesta piazza è perché me lo sono guadagnato. Purtroppo la vita da atleti è così ed ora, inevitabilmente, a causa del lungo stop perderò delle posizioni in classifica. Ma accetto e sono pronto a tutte le prossime sfide“.
Quella più vicina, come già accennato, è certamente rappresentata dal secondo turno (ha avuto un BYE all’esordio, in quanto seconda testa di serie) del BOSS Open. in cui si troverà di fronte il moldavo Radu Albot.