Dopo aver battutto Elias Ymer ed essersi qualificato per i quarti di finale nell’ATP 500 di Acapulco, Matteo Berrettini ha dichiarato di non sentirsi preoccupato del suo ranking neanche ora che si trova fuori dai primi 20
Matteo Berrettini centra l’obiettivo quarti di finale nell’ATP 500 di Acapulco: sfruttando anche un tabellone piuttosto benevolo, l’azzurro ha rispettato il pronostico contro il lucky loser Elias Ymer e ha vinto 6-3 6-3, entrando tra i primi otto della manifestazione messicana e lanciando la sfida ad Holger Rune, il quale si è imposto per 6-0 6-2 sul portoghese Nuno Borges nel proprio incontro di secondo turno. I due si sono già affrontati nel Masters 1000 di Indian Wells 2022 e l’azzurro trionfò per 6-3 4-6 6-4, ma adesso gli equilibri sono cambiati e sarà il danese e partire con i favori del pronostico dalla sua parte.
“L’anno scorso sono arrivato abbastanza tardi ad Acapulco – ha dichiarato l’ex numero 6 del mondo in conferenza stampa, riferendosi alla prematura eliminazione patita dodici mesi fa per mano di Tommy Paul –, perché avevo appena giocato nell’ATP 500 di Rio, ma quest’anno abbiamo deciso di non giocare la settimana precedento, con l’obiettivo di arrivare più preparati per questo torneo. Già l’anno scorso mi erano piaciute tanto le condizioni, quindi mi era ripromesso di tornare quest’anno in una migliore forma psicofisica. Mio fratello ha giocato nel tabellone principale, quindi sono arrivato qui con grande anticipo e non affatto stato un problema, soprattutto grazie alla splendida organizzazione e a questo posto magnifico”.
Due ottime vittorie per l’azzurro, che era chiamato a reagire dopo la sconfitta al primo turno sofferta agli Australian Open. “In questo momento sento molta fiducia nel mio tennis: ho giocato due partite molto solide, nonostante non sia stato per molto tempo in campo. Questo mi carica in vista della prossima partita: so quanto duramente mi sono allenato nell’ultimo mese, giocando molto a tennis, anche qui quando sono arrivato. Se passo poco tempo in campo e vinco, significa che sto giocando bene, che il mio gioco è al giusto livello, che le cose stanno funzionando. Sono felice, perché arrivo fresco alla parte più importante del torneo: è essenziale arrivare ai quarti di finale senza spendere troppe energie. Sono soddisfatto del mio livello, anche se domani sarà mi aspetta una partita difficile”.
In che stato fisico è Berrettini dopo non aver giocato tornei per oltre un mese? “La forma fisica è ottima: è esattamente l’obiettivo che ci eravamo prefissati durante questo mese di allenamenti dopo l’Australian Open. Naturalmente, le condizioni qui sono molto diverse da quelle di Melbourne o dell’Europa, dove mi stavo allenando, così ho deciso di venire qui abbastanza presto. C’è molta umidità e ho sudato molto in campo, ma più partite gioco in queste condizioni, meglio mi sento fisicamente”.
Infine, un commento sulla situazione ranking: abituato ad essere stabilmente nella top ten, l’azzurro è scivolato giù e questa settimana è solamente numero 24 del mondo. “Negli ultimi tre anni la mia classifica è stata diversa da quella attuale, ma la fiducia che ho guadagnato in questi anni è ancora con me. Sento di poter vincere questo torneo, sento di poter vincere la partita ogni volte che scendo in campo, so molto bene quello che ho raggiunto in questi anni, i risultati che ho ottenuto. Il tennis è così: si scala il ranking, poi si può scendere. Fortunatamente, nelle ultime stagioni, sono stato per molto tempo in alto. Non è bello non essere testa di serie in un torneo come questo, ma non credo che qualcuno volesse sfidarmi al primo turno. L’anno scorso sono stato infortunato per tre mesi e, quando sono tornato, ho vinto un sacco di partite su erba: tornare da un infortunio e iniziare subito a vincere è una mia grande qualità”.