Le parole di Matteo Berrettini dopo il successo nel derby contro Stefano Travaglia

Matteo Berrettini batte Stefano Travaglia con un doppio 7-6 ed inizia nel migliore dei modi la sua campagna al Queen’s. Il romano è al via come prima testa di serie in quella che è per lui la prima partecipazione nel tradizionale ATP 500 che fa da prologo a Wimbledon in terra britannica. “Il club è molto bello, ha tantissimi campi non solo in erba ma anche in cemento indoor che non vengono utilizzati per l torneo. Stiamo bene qui ed avere la gente sugli spalti è bellissimo, prima era normale, adesso invece è sempre specialeha detto Matteo in conferenza stampa -. Ho imparato a convivere con le aspettative ed ogni settimana le gestisco meglio. Sono qui da prima testa di serie, però in campo ci vanno i giocatori, le classifiche restano negli spogliatoi”.

A meno di una settimana dalla conclusione del Roland Garros, Berrettini è tornato a competere sull’erba, superficie dove non giocava da due anni: Mi aspettavo un match difficile e lo è stato. Io e Stefano ci conosciamo benissimo e poi naturalmente non è facile cambiare superficie così in fretta. In entrambi i set sono partito lento, ma sapevo che avrei avuto delle occasioni e nei momenti clou ho fatto la differenzaanalizza il numero uno d’italia -. Sull’erba devi giocare meno spin, devi stare più basso con il corpo e gli scambi sono più corti. Qui mi trovo bene ed in generale mi adatto velocemente a tutte le superfici”. Nel prossimo round Matteo affronterà il vincente della sfida tra Benoit Paire ed Andy Murray, e giocando in Gran Bretagna gli è stata inevitabilmente posta una domanda sulla possibile sfida con l’ex numero uno del mondo: “Andy è un campione, quando abbiamo giocato contro a Pechino ho avuto le mie chance. Lui e Benoit devono ancora giocare, ma se dovessi affrontare lui nel secondo turno so già che sarà una grande sfida. Non lo sottovaluterò, anche perché l’erba è la superficie più tosta per affrontarlo”.