Le parole di Matteo Berrettini dopo la vittoria nella maratona con Carlos Alcaraz, che ha permesso al romano di assicurarsi un posto negli ottavi di finale degli Australian Open 2022

Matteo Berrettini si è assicurato un posto negli ottavi di finale degli Australian Open 2022, grazie alla vittoria ottenuta al super tie-break del quinto set su Carlos Alcaraz. Una vera e propria maratona, terminata dopo 4 ore e 10 minuti con lo score di 6-2 7-6(3) 4-6 2-6 7-6(10-5).

Nella conferenza stampa post-partita, il numero 7 del mondo ha dichiarato: “Alla fine mi sono detto che il match lo avrebbe vinto chi lo voleva di più. Quindi penso di averlo semplicemente desiderato più di lui. È la prima volta che gioco un super tie-break a 10. Non so dirti se sono favorevole o contrario, è stato strano ma ho vinto alla fine. Nel nostro primo confronto Carlos mi aveva battuto al tie-break decisivo (6-1 6-7(5) 7-6(5) nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna, ndr). In uno Slam è tutto diverso, c’è più pressione e penso di averla gestita meglio“.

Su Carlos Alcaraz, ha commentato: “Io non avevo mai giocato un match ATP alla sua età, si esprime bene su tutte le superfici. È molto solido e sono sicuro che farà grandi cose. Avevo studiato il suo gioco, mi aspettavo una grande prestazione. La partita l’avevo preparato bene, poi lui è stato bravo a recuperare. È migliorato tanto al servizio, soprattutto con la prima e in risposta esprime sempre un buon livello“.

È stata una partita di livello altissimo, stavo dominando in termini di punteggio. Se quella risposta sul 4-3 15-30 non fosse uscita di due millimetri, forse staremmo parlando di una vittoria in tre set. Ma il tennis è così e lui è stato bravo a rimanere attaccato al risultato. È importante per me giocare i tie-break in modo aggressivo, sono più abituato di lui e questo ha fatto la differenza. Sono entrato in campo con l’atteggiamento giusto sin dall’inizio” – ha continuato.

Interrogato ancora sul caso Djokovic, ha affermato: “Sicuramente è stata una situazione nuova, ma non ha influenzato la mia preparazione agli Australian Open o influito sul mio allenamento. Erano tutti interessati, era impossibile non esserlo, ma non era qualcosa che dovevo seguire per forza. In termini di energie non mi è costato nulla, ora sono qui e mi concentro sul quarto turno“.