Matteo Berrrettini, dopo essersi preso la rivincita su Roberto Carballes Baena, ha commentato i temi più caldi del momento in conferenza stampa: la sua stagione, lo stato organizzativo della Tennis Napoli Cup e il ritiro di Andreas Seppi

Matteo Berrettini si è preso una grande rivincita su Roberto Carballes Baena nel suo esordio alla Tennis Napoli Cup. Lo spagnolo, che lo aveva eliminato dal torneo di Firenze con un tirato 5-7 7-6 7-5 durato 3 ore e 21 minuti (partita più lunga mai giocata dall’azzurro al meglio dei tre set), si è questa volta arreso con un decisamente più netto 6-4 6-2. Il numero 16 del mondo si è qualificato, dunque, ai quarti di finale della manifestazione partenopea e domani affronterà il giapponese Taro Daniel per la quarta volta in carriera: 2-1 i precedenti in favore di Berrettini, che ha vinto 6-0 6-4 4-6 6-4 nell’ultima sfida tra i due disputata (Roland Garros 2021).

“Sono contento della mia prestazione e di come sono andate le cose in campo – ha affermato il romano in conferenza stampa –. La prima partita di ogni torneo è sempre un po’ complessa, perché bisogna capire determinate cose del campo, le posizioni, il rimbalzo della palla. Per me è stato molto importante adattarmi in fretta, volevo assolutamente vendicare la sconfitta subita contro Roberto a Firenze. Adesso giocherò con Taro Daniel: so che non sarà facile, abbiamo sempre lottato molto nelle precedenti sfida, quindi cercherò di essere al top sin dai primi colpi per poter proseguire il mio cammino qui”.

Il numero 2 d’Italia non ha voluto commentare i problemi che ha dovuto affrontare l’organizzazione a Napoli, preferendo focalizzarsi sulle cose positive che questa settimana gli sta offrendo. “Personalmente tutti i problemi che ci sono stati nell’organizzazione non mi hanno riguardato più di tanto. Avevo chiesto di esordire giovedì, come spesso capita alle prime teste di serie negli ATP 250, e ho effettivamente giocato giovedì. Ho vinto, sono contento e adesso penserò alla partita di domani. Non mi va di stare qui a discutere delle sfortune di questo torneo, anche perché ci sono tante cose positive delle quali si può parlare e perché noi tennisti abbiamo il dovere di adattarci alle condizioni e agli ostacoli che possono accadere nel corso di una settimana. A Napoli sono stato accolto con grande calore come mi aspettavo, le condizioni di gioco si adattano piuttosto bene al mio tennis e quindi spero che tutto continui ad andare per il meglio“.

Le Nitto ATP Finals, per cui qualificarsi è ormai diventata un’impresa per l’attuale numero 15 della Race to Turin, sono nella sua testa, ma non si tratta assolutamente di un’ossessione. “ATP Finals? Sinceramente non ci ho pensato quando ero in campo. So della posizione in cui mi trovo e so che avrò bisogno di tanti punti, ma in questo momento non è l’unica cosa che conta. Quest’anno non ho giocato molto per via di infortuni, Covid e qualche altro intoppo, quindi il mio principale obiettivo è quello di giocare quanti più incontri possibili da qui alla fine della stagione. Sappiamo bene che gran parte della corsa si deciderà a Vienna e a Parigi-Bercy: cercherò di farmi trovare pronto per questi due importanti appuntamenti”.

Infine, un commento su Andreas Seppi, che ha ufficialmente annunciato il suo ritiro dal tennis. “Andreas è stata una colonna portante del tennis italiano: una persona che forse non esprimeva in campo tutte le sue emozioni, ma che ha sempre colpito per la sua educazione e per il controllo con cui affrontava ogni situazione. Abbiamo giocato contro due volte, ottenendo una vittoria per parte quindi va bene (ride). A parte gli scherzi, mancherà al tennis e spero di rivederlo il prima possibile nel circuito, magari in una nuova veste”.