Le parole di Matteo Berrettini durante il format ‘un giorno con’ del creator Denis Tarantello, sul canale YouTube SINAGGAGGHIRI. Il campione romano ha parlato dei Big 3 e dei quattro tornei dello Slam, descrivendoli in poche parole e dichiarando il proprio amore per Wimbledon.
Matteo Berrettini è stato protagonista del format ‘un giorno con’, sul canale YouTube di SINAGGAGGHIRI, alias del creator Denis Tarantello. Durante il video, simpatico e ricco di spunti intriganti, il campione romano si è lasciato andare ma ha anche parlato delle sue impressioni sui Big 3 e sui tornei dello Slam, come riporta il sito del Corriere dello Sport. Partendo da un’analisi del recente successo all’Australian Open, l’attuale numero 24 al mondo ha commentato così il rendimento di Novak Djokovic: “Di Djokovic è impressionante vedere gli stimoli che ha dopo tutto quello che ha fatto e il modo in cui gestisce il suo corpo. È abbastanza alieno, come del resto Nadal e Federer, ma lui è quello che forse per caratteristiche è più lontano da quello che sono io e per quello lo vedo così”.
Elogi a profusione anche per l’ex campione dell’Australian Open, Rafa Nadal: “Energia pura, un toro. Quando entra in una stanza senti l’energia che ha addosso. E quando racconta qualcosa che ha fatto, che sia andato a pesca o a giocare a golf, sembra che ti stia raccontando le Guerre Puniche. Sta a seimila, energia pura”. Ovviamente, per completare il quadro, non potevano mancare le parole su Roger Federer, affrontato due volte nel 2019, entrambe vittorie dello svizzero: “Una persona che ha sempre la parola giusta e sempre il mood giusto per qualsiasi atmosfera e situazione. Elegante sarebbe scontato. Fondamentalmente ha una conoscenza di sé molto profonda e una grande sensibilità. Quindi direi sensibile“.
Per quanto riguarda i quattro tornei dello Slam, a Berrettini viene chiesto di descriverli brevemente uno per uno: “Lo chiamano ‘Happy Slam’. – Inizia parlando dell’Australian Open. – Io lo definirei energetico e solare, perché c’è sempre il sole e fa caldo e perché la gente è appassionata al tennis. C’è un’energia bella, pulita“. In ordine cronologico, il secondo Slam dell’anno è sempre l’Open di Francia: “Quando penso al Roland Garros penso sempre a Nadal, perché ne ha vinti 84 (ride) ed è difficile non pensare a lui. È un po’ più tetro, un po’ più cupo rispetto all’Australia e anche il tempo è più fresco. Però è un grande Slam“. Arriva poi il momento di parlare dell’unico Slam in cui l’azzurro, per ora, è arrivato in finale, quello che si gioca sulla superficie a lui più congeniale, Wimbledon: “Un torneo storico. Se vincerò degli Slam il primo vorrei fosse Wimbledon, dopo vanno bene tutti“. L’ultimo Major è quello di New York, lo US Open: “Un torneo incasinato. Sia la città che il posto in cui giochiamo ma anche la gente: è lo Slam più rumoroso e caotico. Un delirio americano, ma nel senso buono“.