Il sette volte campione slam Mats Wilander ha parlato degli US Open 2020 a pochi giorni dall’inizio dell’evento, che sarà trasmesso in esclusiva da Eurosport
Shapovalov, Auger-Aliassime e Tsitsipas dietro a Nole e Thiem
Il sette volte campione slam, Mats Wilander ha parlato degli US Open 2020 a pochi giorni dall’inizio dell’evento che sarà trasmesso in esclusiva da Eurosport, emittente con la quale è impegnato da anni nelle vesti di opinionista. Le trasmissioni inizieranno lunedì 31 agosto e termineranno domenica 13 settembre data della finale maschile. Su Eurosport 1 tutti i match di cartello, su Eurosport 2 invece una regia dedicata alle partite degli italiani. L’ex tennista ha subito commentato il tabellone maschile dove i suoi favoriti seguono l’ordine del seeding: “Djokovic e Thiem sono i favoriti, punterò subito l’occhio su di loro perché voglio vedere come si comporteranno nei primi turni. Poi presterò molta attenzione ai canadesi Auger-Aliassime e Shapovalov, non hanno ancora spaccato la scena, ma possono vincere uno slam, anche se probabilmente Tsitsipas è più pronto di loro ad oggi”. Il commento dello svedese che tornando nei panni del giocatore ha poi detto che lui sarebbe volato a New York per giocare la rassegna: “Tutti i grandi giocatori vogliono competere, quindi se fossi stato ancora in attività sarei volato in America con gli altri per giocare – il pensiero di Mats – La routine dovuta alla bolla non credo influenzerà troppo i tennisti, alla fine sono abituati a vivere tra hotel e campi; anche per quanto riguarda i tamponi, l’impegno di tempo non dovrebbe essere troppo diverso dai test antidoping ai quali sono abituati a sottoporsi”.
Sull’assenza di pubblico, Wilander invece si sbilancia maggiormente evidenziando che per alcuni potrebbe essere un problema in momenti specifici: “Non so cosa andremo a vedere. Per esempio Djokovic all’inizio e nella fase conclusiva di match non sente il pubblico né in positivo né in negativo, ma nella parte centrale di una sfida è in grado di usare la spinta dei tifosi per dare quel qualcosa in più; lo stesso vale per altri”. A New York come ben noto saranno invece assenti Rafael Nadal e Roger Federer, a parere dell opinionista di Eurosport non è necessariamente un male per chi attende volti nuovi: “Questo torneo potrebbe lanciare una nuova era nel tennis maschile, l’assenza di Rafa e Roger favorisce colpi di scena e rende possibile vedere volti nuovi approdare alle fase finali – il pensiero dello svedese che aggiunge – Uno slam resta uno slam, indipendentemente da chi manca quindi le assenze nel maschile come nel femminile non scalfiranno il prestigio degli US Open”.
Il punto sulle donne: “Osaka favorita, ultimo treno per Serena”
Mats Wilander ha fatto pronostici anche in campo femminili, dove il torneo sarà orfano di ben sei top 10. “Naomi Osaka sarà dura da battere, ma tra le giovani ci sono molte giocatrici che possono essere insidiose. Senza il coinvolgimento del pubblico ci sono davvero 25 o 30 tenniste che possono puntare alla vittoria”. Analizza Mats che non può esimersi da un commento su Serena Williams, a caccia dello slam numero 24 in singolare: “Deve puntare a questo US Open. Se non dovesse vincere a New York, lei stessa in primis potrebbe dubitare di se stessa per il futuro. Al netto di tutto mancano molte protagoniste del circuito e per Serena è un’occasione ghiotta; non avere la pressione del pubblico americano potrebbe essere un’altra chiave di svolta”.
Tra le giocatrici che hanno saltato la trasferta a stelle e strisce c’è Simona Halep: “Credo che siamo tutti dispiaciuti dell’assenza di Simona e non solo della sua. Però sono più dispiaciuto che per le giocatrici che per il torneo; specialmente per quelle che più che per scelta, sono state obbligate da altri fattori a rimanere a casa”. Sottolinea Wilander del pensiero che in poche abbiano rinunciato per una vera scelta personale. Il discorso sul tennis femminile si chiude con un pronostico sul torneo dell’emergente Coco Gauff: “Non credo sia pronta per vincere uno slam e al contrario di altre, per lei l’assenza di pubblico potrebbe essere un problema a New York. In queste condizioni per le altre dovrebbe essere più facile affrontarla”.