Le parole del carrarino dopo la vittoria su Luca Nardi che gli ha regalato la possibilità di affrontare Novak Djokovic per un posto nei quarti di finale del torneo del Principato
Lorenzo Musetti si è reso protagonista di un’ottima prestazione, per battere per 6-0 6-0 Luca Nardi nel derby di secondo turno all’insegna dei colori azzurri. Un segnale positivo per dare continuità alla bella vittoria dell’esordio su Miomir Kecmanovic, che ha regalato all’azzurro la possibilità di affrontare Novak Djokovic negli ottavi di finale.
“Contro Luca ha fatto la differenza il fatto che sia stato più cattivo in campo – ha detto Musetti in conferenza stampa dopo la vittoria su Nardi -. Sin da subito gli ho messo i piedi in testa tenendolo sott’acqua. Lui non è mai riuscito a fare il suo gioco e io sono stato solido fin dall’inizio, mi sentivo bene fisicamente. Non era un campo facile, perché è abbastanza piccolo per le mie condizioni ideali, ma ho saputo gestire queste problematiche al meglio. Sono felice e contento della prestazione. Ho anche sentito molto l’energia del pubblico. Mi sono sentito a casa ed è stato bello tornare a casa a pranzo con la mia ragazza a rilassarmi. Forse queste cose mi aiutano a trovare il giusto equilibrio dentro il campo“.
Sulla sfida con il numero 1 del mondo: “Sicuramente in questo momento di sfiducia credo sia un premio giocare contro Djokovic in un palcoscenico come questo. Io la prendo come un premio che ho meritato perché ho vinto due match giocando bene e facendo vedere sicuramente il mio tennis che era quello che non sentivo nell’ultimo periodo. Sono contento e orgoglioso di questo. Certo non devo accontentarmi di questo premio, devo entrare in campo con la mentalità di battere il numero 1 al mondo. Ho già giocato un po’ di volte contro Nole e mi sono servite per capire molte cose sulla vita oltre che sul tennis. Secondo me la differenza la farà il mio atteggiamento. Con lui ci devi credere. Se normalmente ci credi 100 volte, con lui devi crederci 1000 volte di poterlo battere. Parlo per esperienza perché al Roland Garros mi sono accorto che quando è andato in bagno a fine secondo set mi è scesa un po’ d’adrenalina, mi ha fatto perdere lucidità e mi è venuta la paura di vincere“.