Clamorosa battaglia quella consumatasi tra Lorenzo Sonego e Ugo Humbert al primo turno del Masters 1000 di Monte-Carlo: alla fine, è straordinariamente l’italiano ad imporsi dopo aver annullato ben quattro match point: 3-6 7-5 7-5 dopo 2 ore e 58 minuti
Clamorosa battaglia quella consumatasi tra Lorenzo Sonego e Ugo Humbert, diventata epica tra i problemi alla coscia sinistra del torinese e le enormi insicurezze del francese, sempre in vantaggio ma mai capace di chiudere i conti. Alla fine, è straordinariamente l’italiano ad imporsi dopo aver annullato ben quattro match point: 3-6 7-5 7-5 dopo 2 ore e 58 minuti. Fantastica la maniera di lottare del numero 45 del mondo, che non ha mai mollato e ha sempre saputo regalarsi una chance in più, anche quando tutto sembra ormai compromesso. Ed è dunque meritatissimo il passaggio al secondo turno del Masters 1000 di Montecarlo, evento nel quale dovrà ora sfidare Daniil Medvedev: il russo ha vinto 24 delle ultime 25 partite disputate, ma sappiamo che sulla terra rossa non è affatto imbattibile.
Dopo alcuni game di studio e dominati dal tennista alla battuta, è Sonego il primo a mettere pressione sulle spalle dell’avversario. Ma Humbert, salvatosi ai vantaggi nel quinto game, piazza il break in quello successivo e alza notevolmente il ritmo del suo palleggio da fondocampo, mettendo l’azzurro in seria difficoltà. Il break resiste e, sul 5-3, il trasnalpino si porta a servire per il set: qui, il torinese tenta il tutto per tutto e riesce nuovamente a costringere il suo rivale ai vantaggi. Sul 40-40, però, il numero 79 del mondo si scuote e gioca due ottimi punti, fissando lo score sul 6-3.
La quarta forza italiana nel ranking è spalle al muro dal punto di vista tattico e, infatti, nel terzo game sopravvive ad un turno di servizio dalla durata di 14 punti. Nel quinto gioco, i problemi si ripresentano identici e anche stavolta Sonego si salva, non prima di aver depennato una pericolosissima palla break. L’azzurro prova a farsi sentire con la voce, si carica e incita i tifosi sugli spalti a fare il tifo per lui: ha bisogno di questo per provare a rimettere in piedi un match che non gli sta affatto sorridendo. Il break, che era nell’aria, arriva nel nono game e porta Humbert a servire per il match ed è proprio in questo frangente che arriva il suo primo passaggio a vuoto. Sonego resta aggrappato all’incontro, si invola sullo 0-40 e, alla seconda possibilità, piazza l’insperato controbreak e impatta sul 5-5. Le difficoltà al servizio per l’italiano proseguono, ma una palla break annullata con una gran prima vincente gli permettono di issarsi 6-5 e di assicurarsi il tiebreak, mettendo pressione sulle spalle di Humbert. E questo paga i suoi dividendi: il francese gioca un game orribile e cede nuovamente la battuta. Sonego incamera la frazione 7-5 e, dopo 1 ora e 41 minuti, rinvia il verdetto al terzo parziale.
L’inerzia sembra tutta dalla parte dell’italiano, ma è proprio in quel momento che un problema alla coscia sinistra, per cui chiede anche medical timeout, ne compromette la prestazione ad inizio terzo set. Humbert ottiene un break nel terzo gioco. La forma fisica del nostro rappresentante crolla nel set decisivo e diminuisce sempre più con il passare dei minuti. Sonego si aggrappa al servizio, grazie a cui annulla una palla del doppio break nel settimo game, e poi si carica a tal punto di ritrovare il suo tennis, quanto basta per mettere a segno il controbreak e impattare sul 4-4. Ma l’equilibrio dura poco, complici anche le scarse energie rimaste nel serbatoio del 3 volte campione a livello ATP. Humbert ottiene un nuovo break nel nono gioco e si procura ben 4 match point quando si porta a servire per chiudere. Ma clamorosamente Lorenzo risorge, si esalta nelle difficoltà e, complice il ‘braccino’ del suo avversario, torna in partita e ribalta completamente l’inerzia psicologica della gara, andandosi lui a prendere il match grazie a due break consecutivi, l’ultimo dei quali giunto al termine di diverse prodezze degne di nota. 3-6 7-5 7-5 in 2 ore e 58 minuti, Sonego vola al secondo turno