Le dichiarazioni del tennista iberico dopo la finale persa con Stefanos Tsitsipas nella rassegna monegasca.

Alejandro Davidovich Fokina, alla sua prima finale in carriera, non è riuscito a completare con un successo la sua settimana da sogno nel Masters 1000 di Montecarlo. Il giocatore iberico si è arreso col punteggio di 6-3 7-6 al campione in carica Stefanos Tsitsipas. Ciò, tuttavia, non intacca quanto realizzato dal nativo di Malaga, che nella conferenza stampa post-finale ha così analizzato lo splendido percorso effettutato nella rassegna monegasca:

È stata la settimana più bella della mia vita, ho vissuto esperienze incredibili tra cui battere Novak Djokovic. Ora sento di essere molto stanco ma è stato un sogno giocare la finale qui. Inoltre – ha aggiunto – aver battuto tanti giocatori bravi dimostra che posso battere chiunque. Non so se vincerò molte partite nei prossimi tornei ma adesso ho grande fiducia in me stesso e cercherò di sfruttare al meglio questo momento“.

Nel corso della conferenza non poteva poi mancare, da parte del neo top 30 spagnolo, una considerazione sul suo coach Jorge Aguirre, che lo segue da quando era un bambino: “Senza di lui non sarei un tennista“. – ha detto Davidovich Fokina -. “Non ero un bravo ragazzo e mi ha insegnato ad essere un professionista. Siamo così connessi dentro e fuori dal campo, è una persona molto emotiva che vive con passione le partite e – ha concluso – mi trasmette molto“.