Il 25enne di Mosca recupera un set di svantaggio e, annullando una palla break che lo avrebbe portato sotto 5-1 nel set decisivo, batte Rune dopo 2 ore e 36 minuti di battaglia
La seconda volta nel Principato è quella buona per Andrey Rublev. Il russo supera in rimonta Holger Rune con lo score di 5-7 6-2 7-5 dopo 2 ore e 38 minuti di gioco e si impone nella finale del Rolex Monte-Carlo Masters, riuscendo a conquistare alla sua terza finale in questa categoria di tornei e alla seconda finale a Monte-Carlo, il primo titolo Masters 1000 della sua carriera. Per Rublev si tratta inoltre del titolo numero 13 in carriera e anche del primo sigillo conquistato in questa stagione.
Dopo un inizio favorevole per Rune, che era riuscito a dettare i tempi e i ritmi della partita nel primo parziale riuscendo a rimanere avanti nonostante il vantaggio del break perso nel settimo gioco e anche a chiudere il set d’apertura strappando il servizio all’avversario nel dodicesimo gioco, Rublev è riuscito con esperienza a sfruttare i tanti momenti di difficoltà del danese per ribaltare la partita. Il russo ha dominato un secondo set iniziato subito con il break in suo favore, anche a causa del disastroso rendimento al servizio di Rune (50% di punti vinti con la prima e 24% con la seconda) e poi mandato la partita al set decisivo. Nel terzo è stato ancora Rune a partire meglio, portandosi avanti di un break nel secondo gioco. Annullando l’ennesima palla break della sua partita (13/19 il dato finale delle palle break annullate), il danese ha allungato sul 4-1 e poi anche avuto una possibilità di 5-1 nel game successivo. Rublev ha però resistito e poi messo a segno il break che ha riportato in equilibrio il match. Il break che ha deciso la partita è arrivato nell’undicesimo gioco, con due smash sbagliati e il 9° doppio fallo della partita di Rune che ha così di fatto consegnato il titolo nelle mani di Rublev, il quale ha poi chiuso la partita con un ace al secondo match point.
Come nel precedente degli Australian Open di quest’anno, quando Rune mancò l’accesso ai quarti di finale del torneo perdendo un tie-break decisivo nel quinto set nel quale si era trovato avanti prima 5-0 e poi 7-3, Rublev compie un’altra incredibile rimonta e conquista quello che è sinora il titolo più importante della sua carriera.