L’azzurro paga le fatiche accumulate nella rimonta con Alcaraz e si arrende nell’ultimo atto del torneo di Miami: è la seconda finale 1000 persa in carriera dal numero 1 d’Italia
Come nel 2021, si ferma ancora una volta in finale la splendida cavalcata di Jannik Sinner al Miami Open. Dopo la sconfitta subita due anni fa contro Hubert Hurkacz, il numero 1 d’Italia si arrende a Daniil Medvedev con il punteggio di 7-5 6-3 in un’ora e 35 minuti di gioco nell’ultimo atto del Masters 1000 andato in scena sul cemento dell’Hard Rock Stadium. È il sesto confronto diretto su 6 perso da Sinner contro il russo, che conquista così il suo quinto titolo 1000 della carriera, il numero 19 complessivo a livello di circuito maggiore e anche il quarto di un inizio di stagione quasi perfetto. Per l’altoatesino si tratta invece della terza finale persa in carriera sulle 10 totali disputate. Con il raggiungimento della quarta posizione del ranking e il primo successo a Miami, arriva per Medvedev anche il ritorno alla vittoria in un 1000 da Montreal 2021.
La finale della 38ª edizione del Miami Open inizia con Medvedev al servizio. Il russo parte bene e a zero conquista il primo game della partita. Subito in difficoltà invece Sinner, che è costretto ai vantaggi nell’esordio alla battuta. Sulla parità, l’azzurro commette un errore con il drop shot e deve fronteggiare la prima palla break della sua partita; si salva però con una buona prima e poi tiene il servizio con un gran serve & volley alla quinta palla game. Ancora perfetto invece il russo alla battuta, che di nuovo senza perdere un punto tiene la battuta e sale 2-1. Con qualche patema di troppo ancora, Sinner vince il game al servizio recuperando da 15-30 ed è bravo a resistere al grande inizio di partita del russo. Proprio nel quinto gioco, da 30-0, Medvedev concede qualcosa, commettendo due doppi falli; con il successivo gran punto vinto da Sinner arriva anche la prima palla break per l’azzurro. Anche il russo si salva con una buona prima, ma non riesce a chiudere un game nel quale Sinner sembra aver finalmente trovato le contromisure per far male in risposta. Sottopressione, Medvedev commette un altro doppio fallo nel game e concede altre tre palle break a Sinner. Il numero 1 d’Italia non può nulla nelle prime due occasioni, poi è perfetto sulla terza e, chiudendo il punto con una volée di pregevole fattura, mette a segno il break per salire 3-2. Con la voglia di riprendersi subito il break, Medvedev è attentissimo in risposta e pareggia i conti sul 3-3. Il russo torna a servire bene e rimane avanti, mentre Sinner sembra avvertire un problema fisico dovuto alle estreme condizioni climatiche, che lo costringe a chiedere l’aiuto del medico. Seppur con qualche difficoltà, anche l’azzurro torna a tenere la battuta. Medvedev sembra però tornato quello di inizio partita e agevolmente sale 5-4. Sinner è bravissimo a gestire un game complicato, nel quale serviva per rimanere nel set, e aiutato anche da due ace, impatta sul 5-5. Ancora costretto a servire per rimanere nel set, stavolta Sinner paga un po’ di pesantezza nelle gambe e va in difficoltà: arrivano due set point per Medvedev e con l’errore di dritto in uscita dal servizio, l’azzurro cede il primo set.
Il secondo parziale inizia con un altro buon game al servizio di Medvedev, mentre un Sinner sempre più in difficoltà fisica deve fronteggiare tre palle break consecutive. L’azzurro annulla la prima chance di break, poi perde il servizio alla seconda occasione: Medvedev sale 2-0 e la finale si gioca sui suoi turni di battuta. Arriva però immediata la reazione di Sinner che aiutato anche da qualche errore di troppo del russo si prende subito il controbreak e interrompe una serie negativa di quattro giochi persi per tornare nel match. L’azzurro non riesce però a compiere l’aggancio e Medvedev torna avanti di un break; poi conferma il vantaggio e sale 4-1. Sinner tiene i suoi turni di battuta, ma Medvedev è inavvicinabile al servizio e chiude la partita.
Al termine delle due incredibili settimane in Florida, Sinner eguaglia il suo best ranking al numero 9 ATP e può ben sperare in vista della stagione sul rosso.