Aslan Karastev scatena la polemica sui campi di allenamento del Masters 1000 di Madrid: il numero 33 del mondo è sceso sul rettangolo di gioco indossando una maglietta del torneo di Wimbledon, manifestazione dalla quale è stato escluso in quanto di nazionalità russa

Aslan Karatsev risponde a modo suo all’organizzazione dell’All England Club, che, come ben noto, ha vietato a tutti i tennisti russi e bielorussi di iscriversi al prossimo torneo di Wimbledon. La decisione, divenuta ufficiale mercoledì 20 aprile, ha scatenato molte polemiche e ha fatto stocere il naso a molti: PTPA, ATP, WTA, ma anche leggende del tennis come Novak Djokovic e Adriano Panatta hanno immediatamente criticato il provvedimento preso dai vertici del tennis britannico, ritenendolo discriminatorio nei confronti di singoli che nulla hanno a che fare con quello che, da ormai 60 giorni a questa parte, sta accadendo tra Vladimir Putin, le sue trappe e l’Ucraina. Il semifinalista degli Australian Open 2021, uno dei tanti atleti che è stato coinvolto dal provvedimento (con lui anche tennisti del calibro di Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Aryna Sabalenka, Victoria Azarenka e Anastasia Pavlyuchenkova), è alle prese con i suoi allenamenti alla Caja Magica, circolo sui cui campi sta per partire il Masters 1000 di Madrid e, in accordo con la sua grintosa personalità, non ha voluto restare in silenzio. L’attauale numero 33 del mondo è sceso in campo indossando una maglia del torneo di Wimbledon, decorata per giunta dalla bandiera del Regno Unito: insomma, un gesto forte da parte del nativo di Vladikavkaz, il quale ha fatto capire di non voler assolutamente veder sgretolarsi il suo diritto di non restare escluso dalle competizioni a causa della sua nazionalità.