Il britannico, che non si aggiudicava un match sul rosso dal Roland Garros 2017, ha battuto in due set un generoso Dominic Thiem
Andy Murray torna a vincere un match sulla terra battuta. L’ex numero 1 del mondo, la cui ultima vittoria sul mattone tritato risaliva ai quarti del Roland Garros 2017, ha sconfitto Dominic Thiem nel suo match d’esordio al Mutua Madrid Open 2022. In conferenza stampa ha analizzato la situazione, senza farsi mancare parole di incoraggiamento al campione austriaco.
“È andata molto bene”, ha detto Murray ai giornalisti al termine del match. “Penso di aver giocato una buona partita, facendo sudare ogni punto al mio avversario. Tatticamente credo di essere stato intelligente: ho utilizzato il serve & volley, le palle corte e tante variazioni. Per essere la mia prima partita su questa superficie dopo quasi due anni posso ritenermi più che soddisfatto“. Con quasi 35 primavere sulle spalle, Sir Andy sa di doversi gestire. “Mi piace mettermi in discussione ma so che se mi muovo bene posso concentrarmi soprattutto sulla strategia da attuare in campo. Sono felice di come abbia risposto il mio corpo, non do mai nulla per scontato”.
Inevitabili alcune parole su Dominic Thiem. “Nel 2007 saltai Roland Garros e Wimbledon per un problema al polso, so cosa significa. Il rientro nel tour è complicato perché pensi al dolore e non riesci ad essere sciolto. L’ho visto liberarsi in alcuni momenti ma certi colpi rimangono difficili, ad esempio quando la palla è bassa o quando ti arriva alta e veloce, perché devi usare tanto il polso. Quei tipi di colpi li ha giocati con poca continuità e forse ha risposto meno bene rispetto ai suoi standard migliori ma continua a giocare benissimo di rovescio e non ha perso il suo fantastico servizio in kick”.
Il due volte campione del torneo di Madrid è felice di allenarsi di nuovo con i migliori. “È stato fantastico – ha concluso Murray – potermi allenare con grandi giocatori. Ho scambiato con De Minaur, poi ho giocato dei set con Shapovalov, Evans e Jack Draper. Non gioco mai bene in allenamento. Cerco di fare del mio meglio ma non è la stessa cosa. Mi spremo molto di più nelle partite. È molto importante per me condividere il campo con questi giocatori perché mi costringono a migliorare fisicamente. Questo è uno dei motivi per cui sono venuto a giocare sulla terra battuta”.