Dominio totale del russo nella sfida con Caruso. L’italiano, non pervenuto nel primo set, ci ha provato nel secondo, ma non è riuscito ad arginare il gioco dell’avversario
Finisce la bella avventura di Salvatore Caruso al BNP Paribas Open. L’italiano, partito dalle qualificazioni, era arrivato a giocarsi il secondo turno. È stata troppa però la differenza in campo con l’avversario odierno Aslan Karatsev, che lo ha battuto con il risultato di 6-0 6-2 in un’ora e 9 minuti.
Il primo set si apre con Caruso al servizio. L’italiano inizia con un ace, ma la qualità del gioco di Karatsev lo mette da subito in difficoltà. Arriva il break a 30 nel game d’esordio, poi il russo tiene senza problemi il servizio e sale 2-0. Ancora un break a 30 nel terzo gioco e Karatsev veleggia verso la conquista del primo set.
Nel quinto gioco Caruso, sotto 0-4, ha la prima possibilità per chiudere un game ma non la sfrutta e subisce nuovamente un break dopo aver annullato altre tre occasioni al russo. Inevitabile arriva dunque il 6-0 in favore di Karatsev, che al servizio ha perso solamente 5 punti nel primo set, conquistando tutti i punti giocati con la prima di servizio.
I numeri del siciliano, 135 del mondo, sono invece da dimenticare: 46% di punti vinti con la prima in campo e 31% con la seconda.
Il secondo set inizia bene per l’azzurro. Caruso tiene a zero il servizio, vince il primo game della partita e interrompe una serie di 6 game persi consecutivamente. Karatsev continua spedito con i suoi turni di battuta. Sul risultato di 2-2 arriva il break in favore del numero 20 del mondo, che si mette al comando anche nel secondo parziale. Conferma il break ottenuto e sale 4-2, dopo aver anche annullato a Caruso la prima possibilità di strappargli il servizio.
Il settimo gioco è quello che chiude definitivamente le possibilità dell’azzurro. Arriva infatti l’ennesimo break in favore del russo, che può servire per mandare in archivio la partita avanti 5-2. Tiene a zero la battuta e conquista il terzo turno, dove sfiderà Denis Shapovalov.
Tanti, troppi gli errori da parte di Caruso per cercare di far male ad un Karatsev sceso in campo con le idee chiarissime.