Le dichiarazioni del ventuno volte campione Slam dopo il successo su Daniel Evans, il diciassettesimo su diciassette incontri disputati nel 2022.

Rafael Nadal non si ferma più. Il ventuno volte campione Slam, dopo la grande sofferenza all’esordio contro Korda, ha superato anche Daniel Evans col punteggio di 7-5 6-3 ed è approdato agli ottavi del BNP Paribas Open. Per lui, quella sul britannico, è la diciassettesima vittoria sul Tour in questo 2022 su diciassette match disputati. Si tratta della miglior partenza di Rafa in carriera, nonché del terzo miglior avvio di stagione della storia (eguagliati Federer e Sampras). Inoltre l’affermazione su Evans è anche la 400esima in carriera in un Masters 1000.

Un successo, che Rafa, nella conferenza stampa post-match, ha così commentato: “Penso sia stata una vittoria molto positiva e sono contento di aver superato il momento difficile, avuto nel primo parziale. Rispetto al primo match – ha proseguito nella disamina della partita – ho servito meglio e anche col dirtto ho ottenuto più vincenti. Contro di lui poi non è semplice perché tatticamente è un giocatore molto valido. Ritengo quindi di aver fatto un passo avanti ma dovrò aumentare ancora il mio livello se voglio arrivare in fondo“.

Proprio sulla questione “livello”, durante la conferenza, è stato chiesto a Rafa quanto si senta distante dalla magnifica versiona australiana: “Difficile rispondere perché le cose cambiano velocemente” – ha detto di primo acchitto lo spagnolo, che poi ha aggiunto: “Nel primo torneo della stagione, ad esempio, essendo fuori da molto tempo ho giocato un paio di brutte partite. Poi però dopo due settimane ho giocato a un livello fantastico. Quindi non è semplice la valutazione. Certamente rispetto a quanto mostrato in semifinale o in finale a Melbourne, ora il mio livello è inferiore. Ciò non vuol dire – ha aggiunto ancora Nadal – che domani sarà lo stesso, chi lo sa. Le uniche cose che posso affermare con certezza sono – ha ribadito il campione iberico – il passo avanti fatto rispetto al match con Korda e che per battere il mio prossimo avversario (Reilly Opelka, ndr) avrò bisogno della miglior versione di me stesso“.

Infine il “Re della terra battuta” si è così espresso sul forfait a Miami: “Non gioco questo torneo da qualche anno. Ora ho quasi 36 anni e ho giocato molto più di quanto mi aspettassi in questa stagione. Per il mio corpo, i cambi di superficie non sono facili. Se giocassi a Miami, non avrei il tempo di riposare, per poi passare alla terra. Sarebbe pericoloso per il mio piede e le mie ginocchia. Devo fare la transizione passo dopo passo e non fare un cambiamento drastico come ho fatto in passato. Per questo – ha concluso Rafa – ho deciso di fermarmi un po ‘dopo questo torneo, per avere poco più di tre settimane per prepararmi alla stagione sulla terra“.