Le parole di Matteo Berrettini dopo l’eliminazione giunta per mano di Taylor Fritz al Masters 1000 di Indian Wells

Eliminazione al terzo turno e niente derby contro Jannik Sinner. Giunge ai titoli di coda l’avventura di Matteo Berrettini nel Masters 1000 di Indian Wells, fatale la sconfitta per 6-4 6-3 contro l’americano Taylor Fritz. Approccio spento del romano, che a dispetto delle buone sensazioni lasciate dal match d’esordio contro Tabilo, non è mai riuscito ad esprimere il suo migliore tennis: Non so bene cosa sia successo, sto cercando delle spiegazioni. Non ho trovato l’adrenalina giusta ed il giusto piglio durante l’incontro; non era una questione di tennis, ma proprio di energie nervoseil primo commento dell’azzurro a fine partita -. Penso di non essermi attivato mentalmente. Purtroppo succede, e per fortuna mi accade poche volte. Era da un po’ che non mi succedeva e mi dispiace perché mi sentivo buone ed avevo buone sensazioni. Alla fine però sono umano, un piccolo down può starci: mi riprenderò da questo passo falso”. Più che per il tennis espresso, è dunque per l’approccio che Berrettini si rimprovera qualcosa e nel corso della conferenza stampa torna sull’argomento: Siamo persone, quindi ogni giorno proviamo sensazioni diverse e non è possibile creare sempre condizioni perfette. Se le cose non vanno benissimo, provo a rimettermi in carreggiata e a capire cosa non va. In alcune partite entri in campo con meno adrenalina e quando capita c’è meno attaccamento al punto, questo è un po’ ciò che è successo contro Fritz“. Il numero 7 del mondo ha poi confermato la sua programmazione che lo vedrà al via dei tornei di Vienna e Parigi Bercy, prima delle Nitto ATP Finals di Torino che lo vedono ad un passo dalla qualificazione.