Marin Cilic, campione agli Us Open 2014, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni a Tennis Head: il tennista croato, infatti, ha affermato di meritare, secondo il suo parere, l’ingresso nella Hall of Fame, poiché vincere uno Slam nell’epoca dei Big Three non è da tutti

Marin Cilic, nel corso della sua carriera, ha saputo ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nelle cronache del tennis moderno. Sebbene sia contemporaneo ai dominatori dei record storici Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal, il croato è stato numero 3 della classifica mondiale ed è riuscito a raggiungere la finale di 3 Slam su 4: nel 2014 conquistò il trofeo degli Us Open a spese di Kei Nishikori (dopo aver sconfitto Federer in semifinale), nel 2017 perse la finale di Wimbledon contro Roger e nel 2018 dovette soccombere, sempre contro lo svizzero, nell’atto conclusivo dell’Australian Open. Visti i risultati appena citati, Cilic, intervistato ai microfoni di “Tennis Head”, ha rilasciato dichiarazioni fortissime, spiegando di meritare, secondo il suo parere, l’ingresso nella Hall of Fame.

“Non se entrerò mai nella Hall of Fame – afferma il tennista nato a Medjugorje – poiché le decisioni le prendono altre persone. Fosse per me, ad esempio, Goran Ivanisevic avrebbe meritato la nomina molto prima di quest’anno. Chissà, magari un giorno mi capiterà e ne sarei molto felice: sarebbe un onore incredibile ottenere il mio posto tra i giocatori più forti di sempre. Sinceramente, penso di avere tutte le carte in regola per entrare nella Hall of Fame: in un’epoca segnata dal dominio di Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal, sono riuscito a vincere uno Us Open, disputare diverse finali del Grande Slam, ottenere una medaglia d’argento alle Olimpiadi e conquistare una Coppa Davis. So di non essere più giovane, ma continuo a lavorare quotidianamente per arricchire il mio palmarés”.

Il croato, infine, ha voluto lasciare una riflessione sulla medaglia d’argento appena conquistata, in coppia con Ivan Dodig, ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020: “Io e Ivan – racconta l’attuale numero 37 della classifica mondiale – siamo orgogliosi di poter portare al collo questa medaglia. Il premio olimpico era una delle poche cose che mancava nella mia bacheca e sono davvero contento di aver raggiunto anche questo obiettivo. Per me era un sogno poter rappresentare il mio Paese sul podio di un’Olimpiade ed è stato molto bello aver realizzato questo desiderio”.