Le parole dell’ex tennista cileno, che nel 1998 si spinse sino al numero 1 del mondo, nell’intervista rilasciata ad ESPN
“Federer per me non è un giocatore che vedi e dici: che divertimento. Non è un Kyrgios o un Fognini, gente che tu guardi aspettando che faccia casino. È più divertente qualcuno faccia show in campo. Neanche Djokovic mi campo ti diverte“. Parola di Marcelo Rios, un personaggio estroso che pone alla base del tennis il divertimento. L’ex tennista cileno, che nel 1998 si spinse sino alla vetta della classifica mondiale dopo le dodici vittorie consecutive che lo portarono a vincere il Sunshine Double, e dunque in ordine i tornei di Indian Wells e Miami, ha spiegato così il suo modo di vedere il tennis nell’intervista ad ESPN: “Ci sono sempre state restrizioni e punizioni per atteggiamenti non consoni come il lancio di una racchetta o altro. Basta poco e prendi una multa. Nelle conferenze stampa non si può parlare male di nessuno. Wimbledon ti fa vestire di bianco facendoti sembrare non so cosa. Il tennis è noioso, è come guardare il cricket. Poi esce uno come Kyrgios e rivoluziona tutto. Riempie gli stadi ed è uno spettacolo. Anche la mia personalità era un po’ sbagliata. Attiravo molta attenzione lanciando racchette, ma la gente si è divertita“.
Poi, su quella splendida cavalcata tra Indian Wells e Miami ha ammesso: “Non so nemmeno come sia riuscito a farlo. Vincere per tre settimane, oltre a diventare numero uno, oltre a battere Agassi, oltre a far perdere la testa della classifica a Sampras. Ho dei ricordi, ma non vivo nel passato“.