Giornata di stop per Luciano Darderi chesabato ha accusato un problema alla schiena. Il racconto del giocatore, speranzoso di poter tornare in campo lunedì
All’indomani del problema alla schiena che lo ha costretto a fermarsi nella sessione di allenamento con Matteo Berrettini, Luciano Darderi si è preso un giorno di stop dall’attività di sparring che sta svolgendo insieme a Dominic Stricker e Arthur Fery alle ATP Finals. “Oggi ho riposato e ho fatto tanta fisioterapia, nonostante già mi sentissi meglio, un po’ di dolore è rimasto quindi meglio trattarlo – commenta ai microfoni de Il Tennis Italiano il tennista italo-argentino che di giorno in giorno sta raccontando la sua avventura a Londra – Lunedì dovrei riuscire a riprendere e spero poi di poter giocare per il resto della settimana”. La speranza del classe 2002 che finora ha già accompagnato le sessioni di lavoro di Novak Djokovic e Diego Schwartzman, oltre che quelle del prima citato Berrettini. Lo stop preso dall’attività resta comunque precauzionale come precisa Luciano: “Non è un problema grave, però abbiamo deciso di andarci cauti; anche perché se devi allenare giocatori di questo calibro non puoi scendere in campo senza essere certo di finire la sessione”.
Il problema alla schiena per Darderi è arrivato all’indomani di quella che era stata la sua giornata migliore dall’arrivo nella capitale inglese: “Giorno dopo giorno prendi le misure e alzi il tiro. Giocare a queste velocità e fare più sedute sicuramente ti stanca, ma è questo il livello a cui bisogna competere se si vuole arrivare in alto”. La consapevolezza del ragazzo che in campo e fuori sta provando a trarre il massimo dall’esperienza: “Mi godo al massimo questa settimana perché è una vacanza e un allenamento allo stesso tempo dato che non gioco un torneo. Giocare con tennisti di questo calibro è naturalmente un piacere e sto guardando anche gli allenamenti degli altri per cercare di rubare sempre qualcosa ai migliori. È vero che non possiamo uscire però in albergo mi riposo e cerco di farmi trovare pronto per quando mi chiamano”.