La Repubblica di Torino ha realizzato un’intervista a tutto tondo al tennista piemontese
“La passione per il granata è rimasta inalterata: io e il Toro amiamo le sfide impossibili proprio come in Coppa Davis. Non mi piace chi vince sempre, io preferisco lottare e soffrire, anche sul campo da tennis”. La stagione di Lorenzo Sonego è terminata da protagonista a Malaga con le vittorie fatte registrare ai danni di Frances Tiafoe e Denis Shapovalov.
Il piemontese, vincitore quest’anno di un titolo a Metz, pensa già alla prossima stagione. “Un pensierino alle Nitto ATP Finals lo faccio e nel frattempo alzo l’asticella. L’obiettivo per il 2023 è migliorare la mia miglior posizione raggiunta in carriera, la numero 21″.
Infine una battuta su alcuni suoi colleghi. “Il più simpatico è Berrettini e non solo perché mi ha presentato Alice. Nadal? È un esempio pazzesco, ci mette il massimo dell’impegno in ogni pallina di ogni allenamento. Fuori dal campo, è molto disponibile pur restando uno che dà poca confidenza. Il contrario di Djokovic che invece è molto aperto; chissà, forse aiuta anche il fatto di parlare italiano”.