Le parole di Lorenzo Sonego a pochi giorni dal debutto dell’Italia nelle Finals di Coppa Davis 2021
Nelle Finals di Coppa Davis, l’Italia esordirà contro gli Stati Uniti il 26 novembre al Pala Alpitour di Torino. In pochi giorni infatti, quello che è stato il palcoscenico delle Nitto ATP Finals, si trasformerà nella casa della squadra azzurra di Davis. Il team capitanato da Filippo Volandri sarà composto da Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Fabio Fognini, Lorenzo Musetti e Simone Bolelli e nel girone dovrà vedersela, oltre che con gli USA, con la Colombia. Non ci sarà purtroppo il numero 1 azzurro Matteo Berrettini, che a causa di un infortunio alla zona addominale tornerà in campo nel 2022.
A pochi giorni dal debutto con gli Stati Uniti, Lorenzo Sonego ha rilasciato una lunga intervista al sito internet della Federtennis per esprimere le sue sensazioni e per tracciare un bilancio del suo 2021, che è stato impreziosito dagli ottavi di finale a Wimbledon e dalla semifinale al Foro Italico.
Proprio sulla semifinale a Roma, il numero 3 d’Italia ha detto: “Per me è stata un stagione fantastica soprattutto grazie a quel torneo perché mi ha dato una carica speciale per affrontare il resto dell’anno. Giocare in casa di nuovo col pubblico per me è stata una emozione fantastica“.
Poi ha parlato delle sensazioni che prova nel poter giocare la Davis nella sua Torino: “È un sogno che adesso posso finalmente realizzare, perché a Torino ci sono state poche occasioni per poter giocare qualcosa di davvero importante. Finalmente ho la possibilità di disputare uno dei migliori eventi che ci sono al mondo. E poi giochi per la squadra, giochi per la nazione: quindi è molto più sentito e penso sia un’esperienza unica, che volevo assolutamente vivere”.
Cosa pensa della squadra azzurra: “Abbiamo un ragazzo appena entrato in top 10, giovanissimo, un grandissimo talento come Sinner. Poi, nel gruppo serve sempre quello un po’ diverso dagli altri, quello che è un talento fuori dal comune, che ragiona in maniera diversa e nel nostro caso c’è Fognini. Uno così serve sempre in squadra. E poi Musetti, che completa il team nel migliore dei modi: è il più giovane del gruppo ed ha grandi prospettive. Quindi direi che siamo una bella squadra, molto giovane, possiamo puntare in alto. E poi con un capitano con un’esperienza simile, che ha giocato in Davis tanti anni, si può puntare al top“.
Infine, un’analisi sugli avversari del girone: “Gli USA hanno un giocatore come Opelka che può veramente battere tutti, con un servizio così è molto molto fastidioso. Poi possono puntare anche su un ottimo doppio, Sock e Ram hanno già vinto degli Slam, quindi gli Stati Uniti saranno un bello scoglio. Poi c’è la Colombia, che ha due singolaristi magari meno prestigiosi degli USA ma comunque difficili da affrontare. Con Galán ho giocato molte volte e ho sempre fatto delle lotte incredibili: è un giocatore ostico. Ovviamente il loro punto di forza è il doppio: Cabal e Farah sono due specialisti e da anni vincono tutto“.