Lorenzo Musetti, eliminato ai gironi delle Next Gen ATP Finals dopo la sconfitta subita per mano di Jack Draper, ha tracciato un bilancio sulla stagione appena conclusa
Jack Draper strapazza Lorenzo Musetti alle Next Gen ATP Finals di Milano: il numero 3 del seeding stravince 4-1 4-0 4-3 in meno di un’ora e conquista un posto tra i migliori quattro giovani della manifestazione, aggiungendo il proprio nome a quelli di Jiri Lehecka, Brandon Nakashima (prossimo avversario del britannico) e Dominic Stricker. Dopo Francesco Passaro e Matteo Arnaldi, anche il nostro rappresentante più quotato abbandona il torneo ai gironi, al termine di una prestazione potremmo dire deludente. La aspettative della vigilia, insomma, non sono state rispettate del tutto, ma l’azzurro ha dovuto fare i conti con la stanchezza portatosi dietro dopo le ultime buone settimane.
“Jack ha giocato benissimo – ha ammesso il 20enne toscano – e non mi ha dato l’opportunità di esprimere le mie solite trame. Per quanto mi riguarda, non avevo energie ed ero molto stanco: già stamattina non sapevo se scendere in campo o meno, ma alla fine mi sono presentato per rispetto del mio avversario e del pubblico. È andata così, ma ora è tempo di riposare e di pensare alle Davis Cup Finals, evento a cui tutti noi teniamo molto”.
Al di là di questa delusione milanese, per Musetti si è trattato di una stagione fantastica, con una classifica che lo vede vicino ai primi 20 tennisti del mondo. “Sicuramente terminare l’anno da numero 23 al mondo è molto bello. Nel 2022 sono accadute tante cose quasi tutti positive, la più bella direi il mio primo titolo ad Amburgo, quando ho battuto in finale Alcaraz. Per il resto tanta continuità e la consapevolezza di poter giocarmela con tutti. Ora inizio ogni torneo con l’obiettivo di conquistare il trofeo e così sarà anche nel 2023. Inizierò insieme a Matteo [Berrettini] con la United Cup, poi darò tutto per fare bene nel primo Slam”.