Lorenzo Musetti vince il titolo nell’ATP 250 di Napoli e dedica il trofeo al suo storico coach Simone Tartarini: le sue parole durante la cerimonia di premiazione
È Lorenzo Musetti il re di Napoli! Il ventenne di Carrara ha giocato un match fantastico e ha sconfitto Matteo Berrettini 7-6 6-2 nell’ottava finale tutta italiana della storia, mettendo le mani sul trofeo della Tennis Napoli Cup. Un torneo che è diventato famoso per tutti i problemi organizzativi di inizio settimana, ma che si è chiuso nel migliore dei modi, ossia con un derby, conquistato dal più giovane contendente dopo 2 ore e 2 minuti di battaglia. Il già campione dell’ATP 500 di Amburgo vince, dunque, il secondo titolo della stagione e della carriera, il primo in assoluto sul cemento, e mette le mani sul titolo ATP numero 81 per un rappresentante del tricolore nel circuito maggiore, il sesto del 2022 dopo quelli vinti da Jannik Sinner a Umago, da Lorenzo Sonego a Metz, da Berrettini a Stoccarda e al Queen’s e, come già detto, dallo stesso Musetti sulla terra di Amburgo, per altro dopo aver eliminato l’attuale numero 1 del mondo Carlos Alcaraz.
“È stato duro il primo set: non ci sono stati break e i game sono stati tutti combattuti – ha affermato un sorridente Musetti nella cerimonia di premiazione –. Matteo, anche quando non è al 100% dal punto di vista fisico, è sempre molto forte e batterlo è difficilissimo. Dispiace sempre un po’ vincere contro un italiano, soprattutto contro un amico, ma nel tennis, a volte, bisogna essere un po’ egoisti. C’era tanta tensione in campo, ma nei momenti importanti ho giocato meglio. Poi, nel secondo set, ha prevalso il problema fisico di Matteo: mi è dispiaciuto davvero tanto e gliel’ho anche detto. È molto bello vincere qui a Napoli, in Italia, celebrare con la mia famiglia e questo pubblico magnifico. Come festeggerò? Se non dovessi giocare a Basilea imiterei il tuffo di Fognini. Festeggerò con una bella pizza napoletana enorme, ma non voglio esagerare. Ora di fiducia ce n’è tanta e l’obiettivo è quello dar seguito a queste belle settimane, facendo bene a Basilea e a Parigi-Bercy. Questo trofeo è dedicato al mio allenatore Simone Tartarini. Proprio l’altra sera abbiamo fatto un punto sul nostro percorso: lui è il mio maestro e credo che questo trofeo rappresenti una soddisfazione magnifica anche per lui, oltre che per me. Si merita questa gioia”.