Nell’intervista rilasciata a Tuttosport, l’ex allenatore di Roger Federer ha espresso tutta la sua stima nei confronti del numero 1 azzurro

Sembra ormai solo questione di tempo. Il 2023 ha certificato le grandi qualità e la crescita tennistica di Jannik Sinner, che ormai sembra davvero pronto a conquistare il primo titolo Major della sua carriera.

Dell’argomento in questione ha parlato anche Ivan Ljubicic, ex numero 3 del mondo e già allenatore di Roger Federer, che nell’intervista rilasciata a Tuttosport, si è reso autore di un interessante parallelismo tra il campione azzurro e Carlos Alcaraz, che di Slam in bacheca può già vantarne due: “Jannik non è come Alcaraz, passato da 40 a 1 del mondo, ha bisogno dei suoi step. Penso che quanto ha fatto negli ultimi due mesi, la conferma del lavoro incessante, lo abbiano avvicinato all’obiettivo. Aveva bisogno di certe esperienze per sentirsi a suo agio nel percorso. A fine 2022 avevo detto di essere dispiaciuto che Jannik non avesse giocato partite importanti contro i big. Ora non ha più niente da imparare. Ha un atteggiamento perfetto in campo e fuori, nelle interviste non ha timore a parlare dei suoi limiti e di altro“.

E sulle prospettive per il prossimo anno: “Credo che possa vincere prima le Finals, però aver conquistato la Davis gli permette di entrare in campo in Australia con una speranza concreta. E ha battuto tutti i top 10. Piuttosto, lo dovremo vedere alla gestione degli Slam: quando hai una giornata in cui avverti la pressione, se pensi tanto e lui è molto riflessivo, puoi avere qualche problema in più. Ecco, gli manca una finale già giocata. Però è circondato da uno staff di persone molto capaci. La sua forza è il carattere. Non va mai fuori di testa e non si accontenta. Io quando arrivai al n.3 pensai di aver raggiunto il top e cominciai la mia parabola discendente“.