Sui campi del Salaria Sport Village proseguono le gare di qualificazione del torneo internazionale giovanile
Un arbitro di Serie A ospite del Lemon Bowl Work 365 – Sporfie. Alla vigilia del match tra Genoa e Inter, che lo vedrà impegnato al Luigi Ferraris, Daniele Doveri si è presentato al Salaria Sport Village per assistere all’esordio della figlia Victoria. Impegnata nelle qualificazioni del torneo under 12, la ragazza ha vinto per 6-2 6-1 il match contro Agnese Pezzoli. La seconda giornata di tabelloni cadetti è poi proseguita spedita con le sfide delle categorie under 10, 12 e 14 che non solo si sono giocate nella sede principale, ma sono andate in scena anche sui campi in terra rossa di Forum Sport Center, Panda Sporting Club e Le Molette.
“Vedere mia figlia in campo è un’emozione perché conosco i sacrifici che fa durante la settimana e so quanto ci tiene. La cosa importante per questi ragazzi è praticare sport e fare amicizie vivendo il bel mondo del tennis”. Dopo il debutto assoluto dello scorso anno, Victoria Doveri è tornata al Lemon Bowl. Seguita dalla mamma e dal papà Daniele, la ragazza ha superato con successo il primo match della sua nuova avventura. Ormai amica del torneo, la famiglia Doveri si è schierata al completo per l’occasione. “L’atmosfera che si respira al Salaria è bellissima. Al Lemon Bowl ci sono bambini da tutta Italia ed è un’occasione per fare nuove amicizie – racconta l’arbitro Daniele Doveri -. Dopo le partite i ragazzi giocano insieme fuori dal campo e questo rientra alle basi dell’insegnamento di fair play e rispetto, qualcosa di fondamentale che nel tennis viene sempre messo al centro dai maestri”.
Storico maestro della Corte dei Conti, Raoul Pietrangeli da allenatore ha vinto quattro Lemon Bowl. I successi però passano in secondo piano rispetto alla formazione dei tanti ragazzi che ha allenato, tra questi anche gli allora giovanissimi Matteo e Jacopo Berrettini, quest’ultimo campione dell’under 10 nel 2008. “Questa volta sono qui in veste di zio, sono venuto a “soffrire”. Quando c’è la parentela di mezzo è più sentita a livello emotivo”. Tra il serio e lo scherzoso Raoul racconta la giornata, che si è conclusa con la sconfitta al match tie-break della sua nipotina. “I quarant’anni del Lemon Bowl sono un grande traguardo. Ricordo benissimo la prima edizione, facevo già il maestro – le parole di Pietrangeli, che ha vissuto ogni Lemon Bowl dal 1985 a oggi -. Da subito è stata una rassegna importantissima, che nel tempo ha ospitato numerosi campioni. La qualità del gioco è alta e l’importanza della manifestazione è sotto gli occhi di tutti. Questo è un riconoscimento al lavoro straordinario del direttore Paolo Verna”. Spesso si parla di come il Lemon Bowl sia un momento di crescita per i ragazzi, ma secondo Pietrangeli lo stesso vale per i maestri: “Oltre che con gli allievi e i loro genitori, questo torneo si condivide anche con i colleghi. Spesso ho visto le partite al fianco di insegnanti “rivali” e questo ci permette di razionalizzare e imparare Alla fine per noi si tratta di un lavoro e per i bambini di un gioco”.