Michael Kukulies-Smith, avvocato del tennista australiano, ha annunciato la richiesta di infermità mentale nella prima udienza per il processo in relazione alle accuse di violenza domestica dell’ex fidanzata di Kyrgios: Chiara Passari.
La vicenda giudiziaria che coinvolge Nick Kyrgios sembra lontana dalla conclusione, e ha subito un nuovo colpo di scena. L’ex fidanzata dell’australiano, Chiara Passari, ha formulato l’accusa di violenza domestica nel mese di dicembre scorso. I fatti risalirebbero a gennaio 2021. Il rischio per Kyrgios è quello di una pena fino a due anni di reclusione. Una prima udienza si è svolta il 4 ottobre, in Australia, ma Kyrgios non era presente in aula, perché impegnato nel torneo ATP 500 di Tokyo. Il colpo di scena è stato portato dalle dichiarazioni del legale del tennista, Michael Kukulies-Smith, che ha annunciato di voler chiedere l’assoluzione totale del proprio assistito, dopo averne esaminato la storia clinica dal 2015, per “vizio di mente”. Sono state messe agli atti le dichiarazioni dello stesso Kyrgios che, nel periodo a cui farebbero riferimento i capi d’accusa, ha più volte detto di sentirsi solo e depresso, e di aver fatto uso di alcol e droghe. Il magistrato ha annunciato che il processo riprenderà il 3 febbraio. Nick Kyrgios ha già fatto sapere che, per quella data, sarà presente in aula per chiedere la totale assoluzione. Che ci si debba aspettare un altro colpo di teatro ad opera del funambolico tennista?