Le parole del coach francese, che nell’intervista rilasciata a Tennis Majors, ha spiegato i segreti della ritrovata fiducia del suo atleta

Dopo un periodo difficile, Daniil Medvedev è finalmente tornato ad esprimersi ad altissimi livello. L’ex numero 1 del mondo e campione agli US Open 2021 ha conquistato tre titoli consecutivi tra Rotterdam, Doha e Dubai, battendo anche Novak Djokovic nell’ultima settimana.

Per spiegare i segreti di questa ritrovata fiducia, ha parlato il coach del tennista russo, Gilles Cervara nell’intervista rilasciata a Tennis Majors: “Dopo la sconfitta con Korda sono cominciate due settimane molto complicate in cui aveva perso fiducia in sé stesso. I tre giorni prima di Rotterdam sono stati molto importanti, Daniil ha messo in discussione il suo tennis. È toccato a me farlo reagire, convincerlo che il suo modo di giocare non aveva nulla di sbagliato – ha detto il coach francese -. Appena abbassava il ritmo in allenamento, intervenivo in maniera diretta per spronarlo a reagire. Ho ottenuto immediatamente effetti positivi. La mia sfida più grande è stata dimostrare che il suo tennis non aveva nulla di sbagliato, al contrario di quanto si fosse convinto lui. Gli ho detto che quanto aveva mostrato in campo negli ultimi allenamenti era estremamente positivo. Ora toccava a lui venir fuori da questa situazione delicata. Ho deciso di non parlare con lui ma, per non lasciarlo solo, gli ho scritto il mio pensiero su un foglio e inserito in una busta con la scritta: «Daniil, Rotterdam 2023»”.

Per Cervara, la vera svolta è stata la rimonta all’esordio a Rotterdam contro Alejandro Davidovich Fokina: “Durante un allenamento con Felix Auger-Aliassime due giorni prima, eravamo sul campo centrale e ricordo che non gli funzionava nulla del suo tennis. Mi sfidava a gran voce, ma io rimasi impassibile, senza rispondergli. Ma avevo capito che era vicino a una svolta personale. E così è stato, ma non posso svelare i retroscena di quanto accaduto durante la sfida con lo spagnolo“.

Sulle possibilità di vittoria a Indian Wells: “Probabilmente Daniil è stanco dopo il viaggio lungo affrontato. C’è anche la differenza di fuso orario e bisogna stare attenti. L’effetto euforico delle vittorie e la fiducia ci invitano anche a rimanere vigili sulle diverse cose da fare per restare a questo livello. Perché sappiamo che le cose possono andare storte rapidamente se ci affidiamo esclusivamente alla fiducia“.