Nick Kyrgios, alla vigilia del torneo di Wimbledon, ha fortemente criticato la formula, in vigore solo ed esclusivamente nel terzo Slam stagionale, del torneo di doppio, al quale prenderà parte con Thanasi Kokkinakis

Abbiamo ormai ben imparato a conoscere Nick Kyrgios e sappiamo che si tratta di un atleta senza alcun pelo sulla lingua, che se ha una cosa da dire non ci pensa su più di tanto e spara il colpo. E così, alla vigilia di Wimbledon, Slam che lo vedrà impegnato sia in singolare che in doppio, insieme con l’amico e compratriota Thanasi Kokkinakis, l’australiano ha voluto aspramente criticare le modalità con le quali viene organizzato il doppio, che solo a Wimbledon continua a disputarsi al meglio dei cinque set. Penso che sia la cosa più stupida del mondo – ha commentato, a tal proposito, il numero 45 del mondo –, ad essere del tutto onesti. Non ha senso e mette in difficoltà i tennisti che giocano anche il singolare: già immagino, dopo magari essere stato costretto al quinto set nel mio incontro di singolo, che dovrò giocare come minimo altri tre set in doppio, magari anche nella stessa giornata. Non è semplice e, cosa ancor più importante, nessuno vuole prendere parte, né assistere, a un match di doppio al meglio dei cinque set“.

Forti critiche all’organizzazione anche per quanto concerne l’esclusione degli atleti russi e bielorussi: “Onestamente, non credo che sia stata una buona idea proibire loro di giocare. Medvedev è la punta di diamante del nostro sport in questo momento. Ma ci sono altri tennisti come Rublev o Khachanov, atleti importanti per il tennis e per la sua crescita a livello mondiale. Personalmente sono deluso che non siano qui. È strano che non ci sia Medvedev, sappiamo tutti cosa è capace di fare. Loro volevano giocare, volevano essere parte di un evento come Wimbledon. Al contrario, non sono contrario alla decisione di non assegnare punti, perché non mi interessa nulla del ranking. Da bambino, quando guardavo Wimbledon in televisione e sognavo di potervi giocare, non pensavo a quanti punti potessi guadagnare in classifica, pensavo soltanto che avrei voluto competere nel torneo più prestigioso del mondo”.

Infine, elogio ad Andy Murray, uno dei suoi migliori amici nel circuito. “Andy è uno dei giocatori più pericolosi sull’erba. Penso che possa gestire la velocità, che sia un gran lottatore e che sia bravissimo nel gioco di volo, purché il suo corpo si senta bene. E io spero che si senta bene perché, se così fosse, sarebbe in grado di fare del male a chiunque. Andiamo molto d’accordo sia in campo che fuori: anche quando mi ha battuto a Stoccarda è stato molto gentile e sportivo nei miei confronti”.