Una fantastica prova di forza ha permesso a Jannik Sinner di battere Andrey Rublev 6-2 6-4 e di staccare un pass per i quarti di finale nel Masters 1000 di Miami, terza volta per lui su altrettante partecipazioni: il suo commento del match

28 vincenti e soli 8 errori non forzati: una fantastica prova di forza ha permesso a Jannik Sinner di battere Andrey Rublev 6-2 6-4 e di staccare un pass per i quarti di finale nel Masters 1000 di Miami, terza volta per lui su altrettante partecipazioni (solo Yannick Noah, Jimmy Connors e Stefan Edberg ci erano riusciti prima). “Oggi è stata la migliore partita contro Rublev e specialmente qui a Miami – ha affermato il numero 11 del mondo ai microfoni di The Tennis Channel . Le condizioni mi sono piaciute oggi: non c’era vento ed eravamo anche un po’ all’ombra, è stato molto bello giocare. Sono molto felice della mia performance di oggi. Ho colpito molto bene la palla e ho risposto benissimo, approfittando di tutte le occasioni che ho avuto a disposizione”.

“Ho fatto grandi passi in avanti dall’ultima volta che ho affrontato Rublev – ha proseguito Sinner –, ma va anche detto che, quando giochi contro un giocatore come lui, sai già prima della partita che tipo di schema tattico devi interpretare, e devi eseguirlo nel miglior modo possibile. Oggi mi sono sentito a mio agio e sapevo cosa dovevo fare: ho cercato di essere aggressivo e crearmi subito un vantaggio. Ovviamente, c’è molto lavoro dietro. Ci sono giorni in cui ti senti bene e altri in cui ti senti un peggio, poi devi anche accettare le condizioni e modificare il tuo piano: a in Indian Wells, ad esempio, non puoi giocare allo stesso modo in cui giochi a Miami, perché il campo è un po’ più veloce qui. Questo è uno sport in cui devi adattarti”.

Parte del team dallo scorso giugno, Darren Cahill sta diventando una presenza imprescindibile per Jannik nel tour. “Con Darren il mio rapporto è fantastico: ci capiamo molto bene, specialmente fuori dal campo. È una brava persona, molto umile e si adatta perfettamente al nostro team. Ogni membro del team si capisce con gli altri molto bene: siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda e questo è molto importante per me. Quando c’è un problema, possiamo parlare di tutto. Darren, inoltre, ha molta esperienza, per cui sa gestire certe situazioni alla perfezione”.