L’altoatesino spiega ai microfoni il segreto della vittoria odierna contro Pierre-Hugues Herbert

Jannik Sinner è riuscito, per la prima volta in carriera, a vincere un match al quinto set, sconfiggendo in mattinata il padrone di casa Pierre-Hugues Herbert, ex numero 2 della classifica di doppio. Il match non è stato per nulla semplice, poiché, sotto 2 set a 1, la 18esima forza del tabellone ha dovuto annullare 3 pericolosissime palle break nell’ottavo game, oltre che un match point, quando era sotto 4-5. Ciò che gli ha permesso di completare la rimonta, è stata proprio la sua capacità di non mollare mai, restando sempre concentrato. In conferenza stampa ha, dunque, potuto condividere con i giornalisti tutta la sua gioia.

“Sì – afferma Jannik – è stata una bella partita anche se molto dura: è sempre così quando giochi contro Pierre. Io ho giocato benissimo nel primo set, poi lui ha iniziato a servire meglio e questo mi ha causato un piccolo momento di appannamento, poiché ho avuto difficoltà a prendergli le misure e a trovare la giusta posizione in campo. Fortunatamente, mi sono ripreso al momento giusto e ho portato a casa il match senza stare troppo in campo, dato che i 5 set sono andati via abbastanza rapidamente: è stata molto dura, ma sono felice di quello che ho fatto. Sinceramente non ho pensato molto al fatto di aver perso 2 volte su 2 al quinto set: quando arrivi a quel punto del match non ci fai caso e pensi solo a vincere. A New York non era andata bene con Khachanov, stessa cosa con Shapovalov a Melbourne, tuttavia oggi credo di aver giocato bene nel parziale decisivo, soprattutto quando ho servito per il match. Inoltre, penso che Pierre mi abbia dato una mano, poiché sono riuscito a strappargli il servizio nel primo game, quando, probabilmente, stava ancora pensando all’occasione sprecata nel quarto set. In ogni caso, sono molto soddisfatto di aver vinto la mia prima partita al quinto”.

In seguito, il bolzanino fa un focus sul momento clou della sfida: “Nell’ottavo game del quarto set sono stato in svantaggio 0-40 e ho annullato un match point nel mio successivo turno di battuta: è stato quello il momento della svolta. Sono riuscito a rimanere con la testa nella partita e sono stato anche un po’ fortunato. Questa è stata la chiave: rimanere concentrato su ogni punto e non lasciar mai andar via il match. Ciò mi rende fiero della mia prestazione”

Un pensiero anche sulle partite della sessione serale: “Non so dire – ammette Sinner – cosa pensi di giocare in sessione serale, è solo la seconda volta che affronto questo torneo, quindi forse qualche altro giocatore potrebbe rispondere in maniera più esaustiva. Posso comunque dire che da un lato è fantastico, dall’altro però di sera al momento si gioca a porte chiuse ed è molto meglio avere il pubblico sugli spalti durante la partita”.

Infine, l’azzurro svela alla stampa il suo pensiero sulle varie superfici su cui si gioca nel tour: “La maggior parte dei tornei si gioca sul cemento. Io preferisco giocare indoor, perché le condizioni sono più stabili: quando sei all’aperto, si può alzare il vento, può iniziare a piovere e spesso le cose cambiano anche durante la singola partita, dunque posso dire che il cemento indoor è la mia superficie preferita. Tuttavia, credo di essere in grado di giocar bene su tutti i tipi di campo, sebbene possa ancora migliorare molto, specialmente sulla terra, superficie sulla quale devo imparare a posizionarmi meglio e variare di più durante lo scambio. Un’eccezione è sicuramente l’erba: lì ho pochissima esperienza, poiché questa sarà la mia prima vera stagione sul verde, quindi credo di dover capire ancora come poter dare il meglio di me”.